Il consigliere regionale del Partito Democratico Daniela Forma ha presentato una interrogazione rivolta all'Assessore Regionale della Sanità e delle Politiche Sociali in merito al programma di interventi di inclusione sociale in favore di soggetti sottoposti a misure penali di cui alla Legge Regionale n. 7/2011.
“Con Deliberazione di Giunta Regionale n. 48/18 del 01/12/2014 – dichiara Daniela Forma – sono stati destinati Euro 1.300.000,00 del Fondo Nazionale delle Politiche Sociali 2014 al finanziamento delle proposte progettuali destinati all'inclusione sociale di soggetti sottoposti a misure penali di cui alla Legge Regionale n.7/2011 “Sistema integrato di interventi a favore dei soggetti sottoposti a provvedimenti dell'autorità giudiziaria”.
Con Determinazione del Servizio competente del 29/12/2014 è stato approvato l'Avviso Pubblico per il finanziamento di tali proposte progettuali da parte di Associazioni e Cooperative sociali operanti in Sardegna nell'ambito dell'integrazione sociale.
Il 30 Giugno c.a. - prosegue Daniela Forma – è stata pubblicata la graduatoria relativa a tale Avviso dove risultano idonei 29 soggetti e, di questi, solo 15 sono stati ammessi a finanziamento. Peraltro, fra i soggetti esclusi dal finanziamento risultano alcune Associazioni che, lavorando da tempo nel mondo della detenzione, hanno acquisito una notevole professionalità e sviluppato specifiche sensibilità necessarie per operare in tali problematiche realtà.
Inoltre, si rileva uno sbilanciamento nella distribuzione territoriale che incide in modo sfavorevole relativamente ad alcuni territori che peraltro storicamente manifestano il bisogno di tali misure di intervento sociale, primo tra tutti il Nuorese.
Per questi motivi – conclude Daniela Forma – ho ritenuto di interrogare l'Assessore alla Sanità e alle Politiche Sociali perchè dia risposta in merito alle criticità sollevate e per comprendere se intenda individuare nuove risorse con le quali consentire la realizzazione dei progetti giudicati idonei e non finanziati oppure se intenda ripartire in maniera equa le risorse disponibili fra tutti i progetti ritenuti ammissibili.”