Monserrato, anticamente Pauli, era una tipica cittadina contadina. Gente tranquilla che lavorava intensamente e senza sosta. Ora, specialmente nelle nuove zone, ad ogni ora si vedono scorrazzare macchine di grossa cilindrata e di alto prezzo con alla guida ragazzotti che fino al giorno prima non avevano neanche i soldi per poter andare in discoteca. Ora, invece, grazie al massiccio smercio di droga che impunemente si farebbe, secondo le nostre fonti, alla luce del sole a tutte le ore del giorno, questi giovani che non figurano in nessuna cartella esattoriale, si permettono lussi che solo un professionista o un alto dirigente si poteva permettere. Prima. Dopo la crisi un po’ di meno.
Ci sono interi quartieri dove lo spaccio e visibile anche a gente che non è del mestiere, ma, secondo quanto dichiarato alla nostra agenzia, chi di dovere non vede e, pare, non senta niente.
Prima il centro dello spaccio era nella via centrale della cittadina alle porte di Cagliari, ora si è spostata nella zona Paluna, dove, dicono alcuni testimoni, si vedrebbero alcuni potenti Suv arrivare consegnare la merce a nuvole di persone che accorrono all’arrivo della sostanza e poi tutto finisce. Ma dopo un po’ ecco arrivare altre macchine che fanno lo stesso e poi spariscono. Questo via vai avviene in pieno giorno e nelle prime ore della sera e vicino al locale pubblico presente nella pizza, da dove, secondo le testimonianze che avrebbero fatto arrivare le stesse notizie di reato anche alle forze dell’ordine, uscirebbero fuori, prenderebbero qualcosa da una mano che si sporgerebbe dal finestrino del potente mezzo li fermo e poi ognuno va per la sua strada. Poi giunta la notte, nei bar della piazza antistante la scuola Paluna, succede di tutto, secondo quanto ci hanno fatto sapere alcuni testimoni oculari. Molti dei quali vivono, anzi non vivono più e neanche dormono grazie al frastuono, all’inquinamento acustico che avviene fori dall’esercizio i cui proprietari, la sera occuperebbero, pare abusivamente, il suolo del parco con tavoli dove la gente, mangia ma più di tutto beve e consuma panini distribuiti da un furgone parcheggiato di fronte al bar alimentato da un pericolosissimo cavo volante. Tutto questo viene visto da chi passa e vissuto con orrore da chi ci abita. Ma non dalle forze preposte ai controlli.
Le famiglie, ‘normali’ e perbene, orami si sentono costrette a mettere in vendita le case perché allo stremo della loro sopportazione ed inoltre stanchissime per le innumerevoli notti insonni, ed il primo cittadino nonostante le suppliche, petizioni con raccolte di firme, non avrebbe fatto niente e pare anche, secondo quanto ci hanno raccontato, non avrebbe mai risposto ad alcuni di questi. Avrebbe scritto che avrebbe avviato tutti gli accertamenti necessari ma fino ad ieri notte niente. Il bacano continuano i reati si ripetono e la gente costretta ad emigrare.
Queste persone stanche e demoralizzate per l’inerzia dell’amministrazione comunale, che pare abbia pure concesso le licenze a persone che hanno un passato non certamente limpido ma pieno di precedenti. Questa affermazioni la prendiamo e al riportiamo con i beneficio del dubbio ma sino a prova contraria possiamo crederci perché ci è stato anche confermato da gente che conosce da lustri la famiglia. Anzi più propriamente il capo famiglia che poi sarebbe il vero proprietario di tutto. Quindi si aspetta che la disperazione dei residenti venga sanata e che finalmente sperano per la loro tranquillità e salvaguardia fisica perché il gestore dei locali venuto a sapere delle continue lamentele e petizioni avrebbe avvertito i presunti responsabili di stare attenti a quello che fanno che tanto lui sa sempre tutto quello che arriva al comando dei vigli urbani monserratini. Forse potrebbe essere sola una vanteria per fare attecchire di più il suo messaggio in ‘stile mafioso’. Quindi questi onesti cittadini si aspettano veder passare ogni tanto qualche pattuglia delle forze dell’ordine di giorno e di notte così anche loro potranno constatare quello che succede. Ma la cosa peggiore, che nonostante le varie chiamate fatte ai numero di pronto intervento delle forze di polizia, non vedano giungere sul posto una pattuglia di qualsiasi forza per un effettivo controllo. E la risposta è sempre la solita: state tranquilli tra poco mandiamo un macchina. Ma poi questo mezzo di servizio non arriva quasi mai.
omunque, sappiamo che le forze dell’ordine che hanno competenze in questo territorio hanno pochi mezzi a disposizione, specialmente nelle ore serali e notturne e quindi potrebbero essere in parte scusate e capite, ma di fronte ad un reiterarsi di reati, non sia fatto quanto necessario per la tutela dei cittadini onesti e fermare i disonesti, i disturbatori della quiete pubblica e specialmente facciano finire l’inquinamento acustico fuori dai pubblici locali della zona. Così l’amministrazione comunale attuale potrebbe riavere il rispetto dei cittadini e le forze dell’ordine il giusto plauso per aver finalmente ridato loro la giusta serenità serale e notturna.