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Anniversario del 241MO anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza.

Si è celebrato questa mattina a Cagliari, nella Caserma “Efisio Satta” di Viale Armando Diaz n. 168, il 241° Anniversario della fondazione della Guardia di Finanza.

L’evento si è svolto alla presenza delle massime Autorità, del Comandante Regionale Sardegna - Generale di Brigata Umberto Di Nuzzo -, dei Comandanti di Reparto e di una rappresentanza di Ufficiali, Ispettori, Sovrintendenti, Appuntati e Finanzieri che prestano servizio nel capoluogo.

Il Generale Di Nuzzo ha tenuto una breve allocuzione su alcune tematiche istituzionali e sull’impegno operativo che vede incessantemente impegnati i 40 Reparti della Sardegna su vari fronti: dalla lotta all’evasione e alle frodi fiscali alla tutela della spesa pubblica, dall’aggressione ai patrimoni della criminalità al contrasto del riciclaggio e dei traffici illeciti.
Al termine delle celebrazioni, gli intervenuti hanno visitato la mostra “La Guardia di Finanza nella Grande Guerra”, allestita presso il Centro Museale dei Finanzieri della Sardegna, nell’ambito della commemorazione del Centenario della Prima Guerra Mondiale.

Le strategie operative per il 2015 - La Guardia di Finanza della Sardegna, in linea piena aderenza alle direttive del Ministro dell’Economia e delle Finanze, sta proseguendo la propria azione a tutela dell’economia legale e delle regole di mercato, puntando a recuperare le risorse pubbliche per garantirne il corretto impiego a favore della collettività e a sostegno delle politiche di rilancio e sviluppo economico - sociale.

Per il 2015, l’obiettivo primario rimane dunque quello di salvaguardare i contribuenti dalla concorrenza sleale esercitata da quanti evadono imposte e contributi, impiegano o sfruttano manodopera in nero, beneficiano indebitamente di finanziamenti pubblici, si arricchiscono reimpiegando i proventi accumulati dalla criminalità organizzata, alimentano il mercato del falso danneggiando il made in Italy nel mondo.

La programmazione operativa, in sinergia con tutte le altre Istituzioni del sistema tributario e finanziario, si basa essenzialmente sulle seguenti direttrici: consolidamento e rafforzamento della lotta all’evasione e all’elusione fiscale.

L'evasione fiscale è un danno per tutti: frena la crescita delle imprese, mina la competitività del sistema economico, indebolisce la capacità dello Stato di fornire servizi ai cittadini, impedisce l'adozione di misure redistributive. Accanto all'azione di contrasto ai comportamenti illeciti più complessi (frodi IVA ed evasione fiscale internazionale), la Guardia di Finanza ha ulteriormente incrementato la propria attività ispettiva per arginare l’economia sommersa. In tal modo viene tutelata non solo la pretesa erariale, ma anche l'economia “sana”, contrastando le forme di concorrenza sleale.

Intensificazione del contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica.
La tutela della spesa pubblica costituisce per la Guardia di Finanza obiettivo strategico prioritario, ciò è ancora più evidente se rapportato alla congiuntura attuale in cui permane la necessità di reperire sempre maggiori risorse necessarie a soddisfare le esigenze di rilancio del tessuto imprenditoriale e di sostegno a sempre più larghi strati della società che versano in condizioni precarie. I cittadini, infatti, devono essere certi che le imposte versate all'erario siano impiegate correttamente e destinate a coloro che ne hanno effettivamente diritto e bisogno. Strettamente correlata alla tutela della spesa pubblica è l’attività di prevenzione e repressione dei reati contro la Pubblica Amministrazione ed, in particolare, della corruzione.

Rafforzamento dell'attività di prevenzione e repressione della criminalità economico - finanziaria e dei traffici illeciti - È fondamentale garantire una capillare azione di: prevenzione e contrasto della “ripulitura” dei capitali illeciti nei tessuti economici e finanziari, attraverso l’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette e l'esecuzione di ispezioni e controlli antiriciclaggio; aggressione ad ogni forma di ricchezza riconducibile, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali, facendo tempestivo e “sistematico” ricorso all’esecuzione di accertamenti patrimoniali.

Il consuntivo operativo dei primi cinque mesi del 2015-

Lotta all’evasione fiscale e all’economia sommersa - In questo ambito sono stati eseguiti complessivamente 1.037 interventi ispettivi, scoperti 136 evasori (tra totali e paratotali), denunciati 99 responsabili di reati fiscali, individuati 65 lavoratori in nero/irregolari. Particolare attenzione è stata volta all’evasione fiscale internazionale attuata attraverso molteplici condotte, che vanno dalla fittizia residenza all’estero alle organizzazioni stabili d’impresa non dichiarate in Italia. Al fine di garantire la pretesa erariale, sono stati eseguiti sequestri per equivalente per circa 7,5 milioni di euro: risorse che verranno acquisite definitivamente al patrimonio dello Stato una volta conclusi i relativi procedimenti.

Tra i servizi recentemente conclusi è particolarmente significativa la scoperta di un’ingentissima evasione fiscale internazionale, pari a quasi mezzo miliardo di euro di base imponibile.  L’indagine svolta dal Nucleo pt di Sassari ha consentito di ricondurre a tassazione in Italia due società fittiziamente ubicate in un Paese a tassazione privilegiata (Lussemburgo).
Con riguardo all’attività di contrasto al gioco illegale e abusivo, i Reparti della Sardegna - attraverso 44 interventi - hanno denunciato 8 responsabili, sequestrato 13 tra videopoker, videogames ed altri supporti informatici, sanzionando amministrativamente 41 soggetti.

Tutela della Spesa Pubblica - L’azione del Corpo è stata focalizzata sulle frodi all’erogazione di incentivi pubblici, comunitari e nazionali, preordinati al sostegno o al rilancio delle attività economiche della Sardegna. Eseguiti 196 interventi, di iniziativa o delegati dalle Autorità Giudiziarie e da quella Contabile. Monitorando i principali flussi di spesa pubblica (sanità, erogazioni contributive ed assistenziali, appalti ed incentivi riservati alle imprese, prestazioni sociali agevolate), sono stati segnalati alla magistratura ordinaria e contabile, nonché alle competenti Autorità amministrative, 121 responsabili.

In particolare, i controlli delle Fiamme Gialle Isolane hanno consentito di: rilevare danni erariali e sprechi per circa 11 milioni di euro; scoprire indebite percezioni/richieste di fondi pubblici per circa 1,5 milioni di euro; individuare 26 “falsi poveri”, che hanno irregolarmente ottenuto i benefici delle prestazioni sociali agevolate a sostegno dei meno abbienti.

Sono stati altresì denunciati 125 responsabili per reati contro la Pubblica Amministrazione (corruzione, concussione, peculato, abuso d’ufficio, turbativa degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, ecc.).

Nel delicato settore degli appalti pubblici sono stati eseguiti 3 interventi che hanno consentito di individuare assegnazioni irregolari per circa 1 milione di euro e denunciare 50 responsabili all’Autorità Giudiziaria.
In particolare, il Nucleo pt di Oristano in sinergia con l’Arma dei Carabinieri ha individuato un gruppo di amministratori locali, funzionari pubblici e liberi professionisti ritenuti responsabili di aver condizionato illecitamente lo svolgimento di numerose gare d’appalto ad evidenza pubblica, provocando - peraltro - grave turbativa alla libera e leale concorrenza.

Contrasto alla criminalità economica e finanziaria - Per tutelare il sistema economico dalle infiltrazioni criminali, che alterano le regole di funzionamento dei mercati e della concorrenza, sono state svolte 21 indagini patrimoniali, che hanno consentito di avanzare alle competenti Autorità Giudiziarie proposte di sequestro per oltre 7 milioni di euro e di sottrarre alla criminalità organizzata beni per circa 6,5 milioni di euro. Sono state approfondite 103 segnalazioni di operazioni sospette ed eseguite 3 ispezioni/controlli antiriciclaggio. Il complessivo esame dei flussi finanziari “intercettati” nel corso delle diverse tipologie di investigazioni ha messo in luce il reimpiego di denaro proveniente da reato per circa 300 mila euro.

Anche la lotta all’usura è stata caratterizzata da un incremento degli sforzi operativi per tutelare gli imprenditori in difficoltà dall’aggressione degli “strozzini”: 3 indagini hanno consentito di denunciare 13 usurai all’Autorità Giudiziaria.

L’azione di contrasto agli illeciti economici ha permesso di denunciare 52 responsabili di reati bancari, societari e fallimentari, tra cui 2 arrestati.
Un ulteriore ambito di rilevante impegno per la Guardia di Finanza è la lotta alla contraffazione, al falso made in Italy e alla commercializzazione di prodotti non sicuri o dannosi per la salute. La tutela del mercato dei beni e servizi è necessaria non solo per assicurare l’incolumità dei cittadini, ma anche per far crescere l’economia sana del Paese e proteggere lo spirito d’iniziativa e l’inventiva delle imprese italiane. In particolare, sono stati eseguiti 36 interventi, denunciati 30 responsabili all’Autorità Giudiziaria e sequestrati circa 3 mila prodotti contraffatti.

Di assoluto rilievo l’attività investigativa eseguita dal Nucleo pt di Nuoro, che ha smascherato un sodalizio criminoso di professionisti assoldati da spregiudicati imprenditori bancarottieri (16 le persone coinvolte) adoperatisi per sottrarsi al pagamento delle imposte ed all’assolvimento dei debiti verso i creditori con ingenti distrazioni patrimoniali.

Contrasto agli altri traffici illeciti e concorso alla Sicurezza del Paese - Sul fronte del contrasto allo spaccio e al traffico di sostanze stupefacenti, dall’inizio del 2015 sono stati sequestrati circa 46 kg tra hashish e marijuana, circa 1 kg di cocaina e circa 1 kg di eroina.  Denunciate e verbalizzate 159 persone, di cui 16 arrestate.

Con riguardo all’attività nel settore della tutela ambientale, sono stati eseguiti 14 interventi, deferiti all’Autorità Giudiziaria 8 soggetti e sequestrati 250 kg di rifiuti industriali, nonché oltre 13.000 mq di aree abusivamente destinate a discarica.

Recentemente una maxi operazione del Nucleo pt di Cagliari ha consentito di scoprire un ingentissimo traffico illecito di rifiuti metallici e ferrosi, che ha visto coinvolti 506 soggetti accusati di operare senza alcuna autorizzazione.

Nel comparto dei servizi di polizia marittima sono state accertare oltre 100 violazioni, che hanno portato al sequestro di 1,5 tonnellate di prodotti ittici pescati in frode, ed effettuati 3 interventi di soccorso. Le attività di vigilanza e contrasto dei traffici illeciti in mare si sono, inoltre, concretizzate nell’esecuzione di 366 controlli ai natanti, anche ai fini dell’individuazione di imbarcazioni fittiziamente intestate a società straniere.

Infine, l’azione di presidio della legalità svolta dai Reparti avvalendosi dei poteri di polizia giudiziaria, si è sostanziata mediante la conclusione di 572 indagini delegate dalle Procure della Repubblica e della Corte dei Conti, a contrasto delle principali tipologie di illecito nei settori della Tutela delle Entrate, della Spesa Pubblica e dell’Economia, nonché della Sicurezza.
In conclusione, le sfide che l’Istituzione deve affrontare sono di elevatissimo profilo, soprattutto ora che sono presenti i primi segnali di ripresa economica e, per fornire il nostro contributo, è stato introdotto - a partire da quest’anno - una nuova metodologia di programmazione operativa basata sull’esecuzione di specifici “Piani” distinti per area strategica e macro-tipologia di operatore economico o di frode, consentendo attività più mirate ed incisive. Red