Press "Enter" to skip to content

Sgominata associazione a delinquere dai carabinieri di Tonara e i miliari della Gdf di Oristano: eseguite 21 ordinanze di custodia cautelare (2)

Stamane i carabinieri della Compagnia di Tonara e i militari della Gdf del comando provinciale di Oristano hanno portato a termine una vasta operazione, che ha interessato tutta l'isola, con la quale è stata sgominata una associazione per delinquere dedita alla corruzione. L'attività, coordinata dal procuratore capo di Oristano Andrea Padalino Morichini, ha portato all'esecuzione di 21 ordinanze di custodia cautelare per una serie di reati legati a irregolarità sulla gestione degli appalti e degli incarichi in vari Comuni. Tra gli arrestati anche alcuni amministratori.

Destinatari dei provvedimenti restrittivi (10 di custodia cautelare in carcere, 11 agli arresti domiciliari e 3 obblighi di dimora) sono amministratori locali, responsabili di uffici tecnici comunali e professionisti operanti in tutto l’ambito regionale, accusati, a vario titolo di avere condizionato illecitamente lo svolgimento di decine di gare d’appalto indette da differenti amministrazioni locali ed enti per l’assegnazione di incarichi di progettazione, servizi di ingegneria e consulenza tecnica connessi alla realizzazione di opere pubbliche.
Contestualmente all’esecuzione dei provvedimenti sono state eseguite numerose perquisizioni, in provincia di Nuoro, nel capoluogo, a Desulo, Ortueri, Belvì, Tonara, Aritzo, Nuoro, Siniscola, Irgoli E Posada e in Provincia di Cagliari, nel Capoluogo, a Villasalto, San Giovanni Suergiu, Quartu Sant’elena, San Vito e Sant’Antioco.

Secondo quanto emerso dalle meticolose indagini degli investigatori dell'Arma di Tonara e delle Fiamme Gialle oristanesi, è un ingegnere di Desulo, Salvatore Paolo Pinna, 62 anni, titolare dello studio Essepi engineering srl, l'uomo indicato dagli inquirenti come il capo della "cupola" che si sarebbe spartita gli incarichi professionali di una lunga serie di appalti in piccoli comuni delle province di Nuoro, Cagliari e del Sulcis. L'inchiesta è partita alla fine del 2013 sulla base di un esposto anonimo relativo a un appalto per lavori da eseguire nel centro storico di Aritzo.

Sarebbero decine gli appalti truccati finiti sotto la lente della Procura. Infatti, le gare bandite in diversi centri dell'Isola sarebbero state condizionate dall'associazione a delinquere che pilotava gli incarichi in modo da accontentare gli amici: professionisti e società di progettazione, ingegneria e consulenza tecnica, operanti in tutta la Sardegna per la realizzazione di opere pubbliche. Sono coinvolti amministratori e professionisti di Desulo, Ortueri, Belvì, Tonara, Aritzo, Nuoro, Siniscola, Villasalto, San Giovanni Suergiu, Quartu, Cagliari, San Vito, Sant'Antioco, Irgoli e Posada.

Tra i destinatari delle misure cautelari ci sono i sindaci di Tonara, Pierpaolo Sau, di San Giovanni Suergiu Federico Palmas con il responsabile tecnico del Comune, il primo cittadino di Villasalto, Leonardo Usai col suo vice e il responsabile tecnico, quello di Ortueri, Salvatore Casula e quello di Belvì, Rinaldo Arangino. Infine è finito agli arresti domiciliari anche il responsabile tecnico del Comune di Calasetta.
Altre misure cautelari sono state notificate a due professionisti di Cagliari, uno di Quartu e uno di Selargius. In corso perquisizioni anche a Desulo negli studi di due geologi e di un ingegnere.