Alle ore 5,25 di ieri, i carabinieri della Sezione Radiomobile del Reparto Territoriale di Olbia, in Via Principe Umberto, hanno incrociato un'autovettura che procedeva a forte velocità. Quindi i militari hanno invertito subito il senso di marcia e una volta raggiunto l'auto sospetta, hanno intimato al conducente di fermarsi ma l'autista, nonostante le segnalazioni acustica e luminosa, per tutta risposta, ha accelerato ed è fuggito per vie cittadine.
Durante l'inseguimento, il veicolo ha imboccato anche numerose strade in contromano e in più occasioni ha tentato di investire l'autoradio inseguitrice. Considerata la situazione di gravissimo pericolo per gli altri utenti della strada, al fine di fermare la folle corsa del fuggiasco, con l'ausilio di una pattuglia di rinforzo della Stazione di Olbia Poltu Quadu, è stata sbarrata la strada nella Via Barcellona, ma il fuggitivo non ha rallentato la propria andatura ed è riuscito a scartare il mezzo passando tra il veicolo militare e la cunetta stradale. La fuga è poi proseguita in direzione "Monte Pino" con ulteriori tentativi di speronare l'autoradio inseguitrice. Poi all'altezza del bivio di "Mundizza Piana", il conducente ha imboccato una strada di penetrazione agraria dove è stata subito inviata un'ulteriore pattuglia della Stazione cc di Porto Rotondo che ha bloccato la strada in località "Monte Plebi", dove, non potendo proseguire per l'artificiosa ostruzione della carreggiata e tallonato dall'autoradio, il fuggitivo è stato costretto a fermarsi.
Al termine di 45 minuti d'inseguimento, l'uomo alla guida della vettura è stato quindi bloccato. I Carabinieri hanno quindi identificato e poi dichiarato in arresto, Franco Musselli, di 47 anni, di Arzachena, con numerosi precedenti di Polizia e ritenuto responsabile di resistenza a Pubblico Ufficiale aggravata, inottemperanza all'invito di fermarsi, guida con mezzo privo di copertura assicurativa e già sottoposto a sequestro amministrativo.
Dopo le formalità di rito, a disposizione dell'A.G., il pregiudicato è stato accompagnato nella sua abitazione dove rimarrà in regime di arresti domiciliari.