Il peschereccio della flotta di Mazara del Vallo "Airone", che stanotte è stato assaltato da miliziani libici al largo di Misurata, è in fuga verso Lampedusa scortato da una nave della Marina impegnata nell'operazione "Mare sicuro". Alcune ore dopo l'allarme, l'emergenza sembra dunque essere rientrata.
Le notizie sull'accaduto sono ancora frammentarie. L'Airone, con a bordo un equipaggio composto da tre siciliani e quattro tunisini, è stato assalito intorno alle 3.30 di notte da un rimorchiatore che secondo lo Stato maggiore della Difesa è "presumibilmente appartenente a forze di sicurezza libiche". In quel momento si trovava a circa 90 chilometri a nord ovest di Misurata. A dare l'allarme via radio alla Guardia costiera è stato l'equipaggio di un altro peschereccio siciliano che si trovava nella stessa zona. Non si esclude che alla base ci sia stato un atto di pirateria.
Secondo notizie apprese via radio, uno o due libici sarebbero saliti a bordo del motopesca per una perquisizione ma l'equipaggio, composto da tre siciliani e quattro tunisini, si sarebbe ribellato. Il sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi, ha riferito che a sbloccare la situazione è stato un blitz della Marina militare italiana. "Una nave militare italiana ha affiancato il peschereccio 'Airone' - dice Cristaldi - che ha invertito la rotta sfuggendo al controllo delle unità libiche e si sta portando verso le acque italiane scortata dalla nostra Marina militare". Sul peschereccio pare ci sia ancora un militare libico chiuso nella stiva. Il personale della Marina ha assunto il controllo dell'Airone.