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A 70 anni dalla liberazione dal nazifascismo il Consiglio regionale della Sardegna celebra a Nuoro il 25 aprile.

Il Consiglio regionale della Sardegna celebra il 70°anniversario della Liberazione. Su iniziativa della Presidenza del Consiglio è stata promossa ed organizzata per martedì 21 aprile al teatro Eliseo di Nuoro una manifestazione per celebrare il 25 Aprile, Festa della Liberazione dal nazifascismo.

L’evento istituzionale che vede coinvolti circa 400 studenti provenienti dagli istituti superiori di Nuoro, Cagliari, Monserrato, Oristano, Olbia e Ozieri, è organizzato in collaborazione con l’Anpi regionale, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, e il comune di Nuoro che ha da subito raccolto favorevolmente l’invito della Presidenza ad ospitare l’iniziativa.

«Settant’anni fa avvenne la Liberazione dall’occupazione nazi – fascista – dichiara il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau – un anniversario particolarmente importante che segna l’inizio di una nuova storia nazionale per il nostro Paese. Abbiamo scelto di portare l’istituzione fuori dal palazzo – prosegue Ganau – sede dell’Assemblea sarda, avviando un percorso che intende promuovere la massima apertura al territorio e ai cittadini».

Ad aprire i lavori delle celebrazioni - l’inizio è previsto per le 9.30 - coordinati dall’artista nuorese Patrizia Viglino, sarà il sindaco di Nuoro, Alessandro Bianchi il cui intervento sarà anticipato dall’esecuzione dell’Inno di Mameli da parte dell’orchestra e del coro del Liceo delle Scienze umane e Musicale “Sebastiano Satta”, diretto dal professor Marino Ferraro.

A seguire interverrà il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau che aggiunge - abbiamo voluto queste celebrazioni fuori dalle mura del Consiglio regionale perché crediamo che la politica, soprattutto nei momenti difficili come questi che stiamo attraversando, debba tornare tra la gente, per ricordare momenti importanti come questo, ma anche per stare vicino ai problemi dei sardi e condividere con loro le soluzioni».

Il programma dei lavori proseguirà con la testimonianza di due giovani studenti e l’intervento del presidente nazionale dell’Anpi, il professor Carlo Smuraglia, 91 anni, già partigiano combattente, avvocato, senatore e docente di diritto del lavoro.

La mattinata delle celebrazioni si concluderà con la rappresentazione teatrale a cura della cooperativa Teatro e/o Musica di Sassari dal titolo “Veniva l’acqua de Dio - dalla Shoah alla Liberazione” con il testo di Emanuele Floris, preceduta dall’ esecuzione da parte del coro dell’Istituto comprensivo n.2 “P. Borrotzu” di Nuoro, diretto dalla professoressa Franca Floris, di Bella Ciao il canto simbolo della Resistenza italiana.
Alla manifestazione, oltre alle autorità civili, militari e religiose, sono stati invitati a partecipare in forma ufficiale con il Gonfalone del Comune di appartenenza, i primi cittadini delle comunità che hanno avuto tra i propri concittadini delle vittime del nazifascismo, in particolare i nove martiri sardi delle Fosse Ardeatine

«È doveroso portare alla memoria i sardi che in quei giorni del marzo 1944 si trovavano rinchiusi a Regina Coeli e furono uccisi nell’eccidio delle Fosse Ardeatine – conclude Ganau - i loro nomi sono ancora oggi poco noti, eppure è grazie anche al loro sacrificio che tutti noi possiamo godere di tutti i diritti civili e politici sanciti dalla nostra Costituzione».