Il consigliere Luigi Crisponi (Riformatori sardi) ha dichiarato che «quello della direzione dell’Urbanistica diventa invasiva se chiamata a gestire rapporti delicati con organismi eletti come i consigli comunali, superando il riferimento naturale che dovrebbe essere l’assessore».
Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha detto che «non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e restano le perplessità di forma e di merito; cerchiamo invece di accelerare per arrivare alla sostanza del provvedimento».
Non essendoci altri iscritti a parlare il vice presidente Lai ha messo in votazione il testo dell’articolo che il Consiglio ha approvato con 29 voti favorevoli e 17 contrari.
Successivamente è stato messo in votazione aggiuntivo n.120-Giunta (“Procedure successive al diniego delle lottizzazione; poteri sostitutivi della Regione; nomina del commissario ad acta”)
Il consigliere Ignazio Locci (Forza Italia) ha annunciato il voto contrario, precisando che «è giusto andare spediti nell’approvazione degli strumenti attuativi dei Puc ma talvolta i poteri sostitutivi complicano i rapporti fra privati e amministrazioni comunali».
Il consigliere Oscar Cherchi (Forza Italia), anch’egli contrario, ha messo in evidenza che «la competenza del potere sostitutivo va in capo alla direzione generale dell’Urbanistica; c’è un accesso di potere ed un arretramento del ruolo della politica, meglio investire del compito l’assessore come già fatto in altri emendamenti».
Non essendoci altri iscritti a parlare il vice presidente ha messo in votazione l’emendamento n.120 che il Consiglio ha approvato con 29 voti favorevoli e 16 contrari.
Subito dopo è iniziata la discussione generale sull’art.16 (“Pubblicazione del Puc-effetti”)
Il consigliere Oscar Cherchi (Forza Italia) ha detto che «l’articolo prende spunto da quanto successo negli anni scorsi ad Oristano in occasione delle vicende del Puc, forse ancora bloccato perché non aggiornato al Ppr ed in una sorta di limbo, dato che senza la conclusione del procedimento il Puc è annullabile».
Successivamente l’Aula ha respinto l’emendamento n.215 collegato al n.494 ed approvato il testo dell’art.16 con 28 voti favorevoli e 16 contrari.
Voto positivo, invece, per l’emendamento n.76 (Rubiu e più)-(“Linee elettriche di media tensione interrate su viabilità esistente o in corso di realizzazione”), per il n.112 (Solinas-Ruggeri)- (“Definizione delle zone umide come beni paesaggistici”) ed il 587-Giunta-(“Zone di rilevante interesse paesistico e ambientale; nei litorali è consentita la realizzazione di parcheggi e strutture che non determinino alterazione permanente dello stato dei luoghi”), provocando la decadenza degli emendamenti n.121, 559, 560 e 561. Approvato anche l’emendamento n.122-Giunta- (“Contributi ai comuni per la predisposizione di strumenti urbanistici”) ed il n.123- (“Parere della commissione su vincoli regionali e schemi di assetto territoriale”).
Subito dopo è iniziata la discussione dell’emendamento n.589 (Giunta) collegato al 480 (Demontis e più) in materia di “Accelerazione e semplificazione delle procedure di adozione ed approvazione dei Puc”.
Il consigliere Salvatore Demontis (Pd), primo firmatario dell’emendamento n.480, ha sottolineato che lo scopo del provvedimento è quello di «accelerare le procedure di approvazione del Puc per l’adeguamento al Ppr». Con un emendamento orale ha però suggerito di precisare «che le parti del Piano non oggetto delle osservazioni siano date per acquisite definitivamente all’interno del procedimento, salvi evidenti errori materiali».
Il vide presidente Lai ha disposto una breve sospensione della seduta per distribuire il testo integrale della proposta del consigliere Demontis.
Ha riassunto la presidenza il presidente Gianfranco Ganau che ha messo in votazione l’emendamento n.589; il Consiglio l’ha approvato con 31 voti favorevoli e 13 contrari. Per effetto di quest’ultimo voto, sono stati dichiarati decaduti gli emendamenti n.480, 563, 566, 567 e 589.
Il consigliere Oscar Cherchi (Forza Italia) ha poi comunicato la riformulazione dell’emendamento n.139 all’art. 11 che, con un testo più snello, attribuisce alla Regione la competenza di modificare le direttive in materia di «prestazioni acustiche passive degli edifici» e la definizione delle «classi acustiche delle unità immobiliari».
L’emendamento è stato approvato con 42 voti favorevoli ed 1 contrario.
Dopo la scrutinio il presidente Ganau ha avviato la discussione generale dell’art. 17 (“Disposizioni di salvaguardia dei territori rurali”).
Intervenendo sull’ordine dei lavori, il capogruppo di Sel Daniele Cocco ha proposto di sospendere la seduta e rinviare l’esame dell’articolo. La proposta è stata accolta ed il presidente Ganau ha chiuso la seduta; i lavori riprenderanno domani mattina alle 10.00. Com