Press "Enter" to skip to content

Copagri – Biologico sardo, primo passo per salvare le Op: mantenuto il limite di fatturato esistente ed evitato il taglio delle organizzazioni attive

Una vittoria per il biologico della Sardegna. La conferenza degli assessori regionali all’agricoltura ha infatti deliberato, su proposta della Regione Sardegna, di mantenere a 300.000 euro il limite minimo di fatturato per il riconoscimento delle Organizzazioni di Produttori (OP) biologiche. Non era un fatto scontato visto che al Ministero avevano già fatto propria la proposta della Regione Emilia Romagna di elevare tale limite a 500.000 euro. Ciò avrebbe ridotto le OP biologiche della Sardegna ad una sola, forse due, dalle quattro ora esistenti.

«Siamo soddisfatti dell’intervento dell’assessore Elisabetta Falchi che ha saputo far valere la specificità del comparto biologico e quindi tutelare i piccoli produttori sardi che si aggregano nelle OP. Ora serve una politica di sviluppo di questo comparto per sfruttare appieno i ritmi di crescita davvero impressionanti, tra il 15 ed il 20% dei fatturati su base annua ed il continuo incremento degli occupati» afferma Ignazio Cirronis, presidente regionale di Copagri Sardegna.

Le OP biologiche sono pronte alle sfide del mercato nazionale ed estero come dimostrano i successi del biologico sardo alla recente Fiera Internazionale del Biologico che si è tenuto a Norimberga, il BioFach, che ha permesso l’allargamento del mercato delle produzioni biologiche sarde anche alla Francia ed all’Olanda, dopo la Germania, il Belgio e la Svizzera, paesi nei quali i prodotti biologici sardi vanno già a gonfie vele.