Un milione e mezzo di euro per favorire la partecipazione a Expo 2015 delle imprese sarde agroalimentari, artigiane e dei comparti turistico e del commercio. Lo prevedono due delibere approvate ieri dalla Giunta su proposta degli assessori dell’Agricoltura e del Turismo, Artigianato e Commercio, Elisabetta Falchi e Francesco Morandi.
Il contributo alle organizzazioni di produttori agricole formalmente riconosciute o ad altre forme associative sarà pari a 500mila euro, concesso nella misura dell’80 per cento in regime de minimis e finalizzato alle attività di commercializzazione promosse, non solo durante l’esposizione universale nella città di Milano, ma in tutto il territorio nazionale. Il provvedimento approvato dall’esecutivo stabilisce di finanziare prioritariamente progetti comuni che, tramite la cooperazione delle organizzazioni di produttori, garantiscano una maggiore rappresentatività delle imprese sarde.L’Agenzia Argea pubblicherà l’avviso con le procedure amministrative per la concessione delle risorse.
Si favorirà quindi la partecipazione a Expo delle aziende artigiane, del settore del commercio e del turismo attraverso un intervento integrato. La delibera proposta dall’assessore Morandi prevede in primo luogo di avviare misure di sostegno sotto forma, anche in questo caso, di aiuto de minimis sulla base di uno stanziamento di mezzo milione di euro, nonché di realizzare interventi per incrementare la visibilità e promuovere le produzioni locali nell’ambito dei temi sulla presenza della Sardegna a Expo con i restanti 500 mila euro. Le due tipologie di azione saranno indirizzate ad aggregazioni di imprese artigiane e di altri comparti iscritte all’albo. Ogni beneficiario avrà diritto a un contributo massimo di 100mila euro. Le iniziative di internazionalizzazione finanziate dovranno attenersi ai contenuto del progetto strategico di partecipazione della Regione al grande evento milanese incentrato sul tema "Sardegna isola della qualità della vita". Quest’ultima deliberazione sarà inviata alla Commissione consiliare competente per l’acquisizione del parere. Red