"Non c’è nessuno che onestamente possa non riconoscere che sulla lotta alla peste suina come sui risultati nella battaglia contro la blue tongue la giunta regionale abbia decisamente girato pagina rispetto agli anni bui precedenti. Lo dicono principalmente i numeri e i fatti. Sulla peste suina va ricordato che ad Aprile era cosa fatta il commissariamento da parte del Ministero dopo le continue pressioni dell’Unione Europea per una malattia che è presente in Sardegna da 37 anni e che più che un problema sanitario è un problema di ordine pubblico. Nonostante questo, per una scelta di sovranità e autonomia, grazie alla recuperata credibilità personale di assessore e presidente, la Giunta ha evitato il commissariamento, ha portato alla guida dell’operazione il massimo esperto mondiale del tema, il prof. Vizcaino, e uno dei migliori dirigenti della commissione Alberto Laddomada. In Europa non c’è niente di meglio, e solo la reputazione della Giunta ha potuto rendere credibile un’apertura di credito della Commissione, che era definitivamente perduta nella totale distrazione degli anni scorsi.
Sul fronte della Blue Tongue sono i numeri che parlano, e non sarà solo il fattore C ad incidere su questi: nel 2013 erano morte 114.000 pecore contro le 14 del 2014, con costi di risarcimento di oltre 35 milioni nel 2013 contro le poche migliaia di euro del 2014, anno nel quale si è realizzata la vaccinazione finanziata straordinariamente per il 50% dalla UE. Tutto questo ha consentito di avviare per tempo, coordinato i servizi veterinari delle Asl, senza ulteriori risorse umane ed economiche, la campagna di vaccinazione ordinaria e la possibilità di una campagna straordinaria a tappeto per l’eradicazione, per il siero di tipo 1, con un vaccino che non provoca aborti ne incide sulla produzione di latte, grazie alle ricerche fatte in Sardegna, volute da questa giunta.
Di fronte a questi dati oggettivi bene ha fatto il presidente Pigliaru a difendere l’operato della propria giunta e a riportare, con autorevolezza, serenità e rispetto nella coalizione. Questo significa che c’è piena consapevolezza che l’interesse generale, i cambiamenti necessari e la buona amministrazione devono prevalere sulle ragioni, pur legittime, individuali. Perché è chiaro a tutti che solo un centro sinistra coeso, con la guida del presidente eletto dai sardi può condurre in porto fuori dalla crisi economica e sociale la Sardegna.