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Ucraina, la tregua vacilla nella città di Debaltseve. Scambio di accuse tra le parti

La tregua nell'Ucraina dell'est, scattata alla mezzanotte locale (le 23 di ieri in Italia), secondo quanto stabilito dall'ultimo accordo di Minsk, sembra vacillare. Dall'inizio del cessate il fuoco, fa sapere il portavoce dell'esercito di Kiev, Anatoly Stelmach, "ci sono stati dieci attacchi dei ribelli sulle nostre postazioni, principalmente nell'area di Debaltseve".

uttavia, fa sapere un altro portavoce militare, Vladyslav Seleznyov, "nelle zone del conflitto, il cessate il fuoco in generale sta venendo rispettato", gli attacchi dei ribelli "non sono stati regolari", ma sporadici. Una versione confermata anche dalle autorità ucraine, secondo cui, nel complesso la tregua sembra reggere.

Dopo le accuse da parte dell'esercito di Kiev, anche i filorussi denunciano che le forze armate ucraine hanno violato il cessate il fuoco. Il ministero della Difesa dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk assicura che le forze ucraine hanno violato la tregua nella città strategica di Debaltseve e che le milizie separatiste "si sono viste obbligate ad aprire il fuoco in risposta".

Ieri il presidente ucraino Petro Poroshenko aveva ribadito di essere pronto, in caso di violazione della tregua, a introdurre la legge marziale. Oggi intanto è prevista una conversazione telefonica tra Poroshenko, Putin, Merkel e Hollande per fare il punto sul cessate il fuoco. Una conversazione che fa seguito alla telefonata del segretario di Stato americano John Kerry al ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, per sollecitare la realizzazione della tregua.