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Immigrazione, asse Merkel-Hollande: quote obbligatorie ed in Ungheria scontri tra polizia e migranti.

Budapest (Ungheria), 4 Set 2015 - L'Europa accelera sulle soluzioni per il dramma dell'immigrazione. Per l'accoglienza dei profughi "l'Unione deve agire in modo decisivo e conforme ai suoi valori", hanno affermato i leader di Francia e Germania, François Hollande e Angela Merkel, che oggi hanno inviato "proposte comuni" all'Ue chiedendo un "meccanismo permanente e obbligatorio" di quote. A Bruxelles intanto la Commissione Ue è al lavoro per innalzare la proposta dei ricollocamenti intra-Ue da 40 a 160mila - è possibile che il quoziente dell'Italia salga da 24mila a 50mila - includendo tra i beneficiari, assieme a Italia e Grecia, anche l'Ungheria. Si studia la proposta di un sistema stabile, per quote, dal quale i Paesi più refrattari potranno astenersi, ma con tutta probabilità dietro il pagamento di sanzioni. Di fatto un superamento del regolamento di Dublino.

Dall'Ungheria invece, dove oggi i migranti hanno preso d'assalto i treni alla stazione di Budapest per spostarsi verso ovest, continuano le accuse dirette alla Germania. Secondo il premier Viktor Orban, "i leader europei hanno dimostrato chiaramente di non avere la capacità di gestire la situazione". La crisi dei profughi, ha affermato, non è "un problema europeo ma tedesco", perché "è lì che tutti i migranti vogliono andare". Attacca la proposta europea di redistribuire i profughi con un sistema di quote che è come "un biglietto di invito" per i migranti, "arriveranno in milioni". La difesa delle frontiere diventa "una questione morale" e minaccia di costruire altre barriere. Questa volta la cancelliera non ha fatto mancare la sua risposta: "Facciamo ciò che è moralmente e giuridicamente dovuto. Né di più, né di meno".

Sui migranti "non è il tempo della demagogia. Questo non significa che è il tempo dell'iperbuonismo, ma della serietà e della politica". Queste le parole pronunciate dal premier Matteo Renzi - a Firenze, in conferenza stampa con il premier maltese Joseph Muscat. Renzi sollecita ancora una volta una "risposta ampia, globale e complessiva" da parte di tutta l'Europa.

La Gran Bretagna accoglierà migliaia di rifugiati siriani in più, direttamente dai campi profughi dell'Onu. E' quanto si legge sul sito del Guardian.

Rimane alta la tensione in Ungheria. Un convoglio carico di migranti partito da Budapest verso Sopron (alla frontiera verso l'Austria), si è fermato a Bicske dove c'è un campo profughi. I poliziotti hanno tentato di far scendere tutti quelli che non hanno documenti ma i profughi si sono rifiutati "No camp", urlando "Germay" Sono quindi scoppiati tafferugli tra i migranti e la polizia. Una coppia con un neonato si è sdraiata sui binari, minacciando il suicidio; la polizia ha ammanettato il padre del piccolo costringendo la famiglia a desistere dal gesto.  Altre decine di profughi partiti con un treno da Budapest sono stati fatti scendere a Gyor, nell'Ungheria nordoccidentale, nei pressi del confine con la Slovacchia.

Emergenza anche nel Mediterraneo. Una motovedetta ha soccorso al largo delle coste libiche 91 migranti ed è stato recuperato anche un cadavere. I profughi hanno raccontato di essere partiti a bordo del gommone in 115, continuano quindi le ricerche.

Fiocco azzurro in una motovedetta impegnata in un'altra operazione di soccorso. Una donna nigeriana ha partorito un bambino sul pattugliatore che la stava portando, insieme ad altri migranti, verso Lampedusa. Sia la mamma, che ha 24 anni, che il neonato, sono in buone condizioni.

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