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Calcio – Terza giornata di serie A

Cagliari, 14 Set 2015 - Nella terza giornata di serie A, Sassuolo, Palermo e Torino raggiungono Roma e Chievo in vetta alla classifica con 7 punti, in virtù dei pareggi con Atalanta, Carpi e Verona. Lazio a quota 6 grazie al successo interno sull’Udinese, che rimane a 3. Il Napoli resta un cantiere aperto dopo la divisione della posta con l’Empoli che frutta il secondo punto in tre partite, per i toscani si tratta del primo punto del campionato. Sampdoria-Bologna si gioca lunedì alle 20.45, dopo il rinvio per l’allerta meteo in Liguria.

Empoli-Napoli 2-2 - Giampaolo si affida a Saponara trequartista con licenza di segnare, per ispirare Pucciarelli e Maccarone. Per il ritorno al ‘Castellani’, Sarri affianca Gabbiadini a Higuain in attacco, con Insigne rifinitore. Toscani due volte in vantaggio, partenopei due volte a rimontare. Vantaggio dei padroni di casa con Saponara che scatta sul filo del fuorigioco su invito di Pucciarelli, resiste a una carica e batte Reina di sinistro per il terzo centro personale in altrettante partite (3’). Il Napoli pareggia subito: Gabbiadini lavora un pallone sulla destra, lo cede a Insigne che calcia di prima col destro sul palo lungo, traiettoria imprendibile per Skorupski (7’). Empoli indomito. Saponara sfonda sulla sinistra, controllando il pallone col braccio, poi pesca Pucciarelli che raddoppia (18’). Occasionissima per Insigne che cerca di sorprendere il portiere dei toscani sul primo palo, Skorupski mette in angolo. Ripresa. Bella combinazione tra Hamsik e Gabbiadini che di prima smarca Allan che difende il pallone e trafigge Skorupski (50’). Buon momento degli uomini di Sarri. Rasoiata di Higuain fuori di poco. Il ‘Pipita’ non arriva poi su una palla lunga di Mertens. Chance della vittoria sul destro di Hamsik a tempo ampiamente scaduto, ma Skorupski si oppone alla grande e salva il pareggio. Troppo prevedibile la manovra della squadra di Sarri, che in difesa continua ad accusare i problemi della gestione Benitez.

Lazio-Udinese 2-0 - Pioli schiera Keita di punta con Candreva, il rientrante Mauri e Lulić a sostegno. Nel 3-5-2 di Colantuono le punte sono Zapata e Théréau, con Di Natale in panchina. Sotto il diluvio all’Olimpico non è facile giocare. Nel primo tempo un diagonale di Candreva esce di poco. Ali Adnan spreca una buona occasione nella ripresa. La partita la risolve Matri, subentrato al 56’ a Candreva: Felipe Anderson lavora bene sulla destra, sul suo cross basso l’ex milanista mette il piatto e batte Karnezis (64’). La reazione dell’Udinese con Kone, ma Marchetti si supera in due occasioni. È però Matri a chiudere il match approfittando di uno sventato stop di Kone nella propria area, dopo che Karnezis aveva respinto una conclusione di Keita (73’).

Palermo-Carpi 2-2 - I padroni di casa si presentano a punteggio pieno, senza gol al passivo, ma non vanno oltre il pari interno con un Carpi che ottiene il primo punto della sua storica presenza in serie A. Iachini fa debuttare Gilardino dal primo minuto in avanti. Castori schiera Matos a ridosso di Mbakogu in attacco. Gli episodi salienti. Quaison scende sulla sinistra e pesca Hiljemark, il capitano dell’under 21 svedese segna la sua prima rete italiana (6’). Il Carpi pesca il pareggio alla prima azione offensiva. Mbakogu da destra mette al centro, Vitiello nel tentativo di anticipare Matos insacca nella propria porta (23’). Occasione Quaison, Benussi sventa. Nella ripresa, Borriello entra per Mbakogu e dopo 2’ segna su invito di Matos (63’). Il pareggio arriva nel finale, con Djurdjevic (subentrato a Gilardino al 63’): il serbo si avventa di testa su un traversone da sinistra di Lazaar (88’).

Sassuolo-Atalanta 2-2 - Di Francesco in avanti si affida al tridente Sansone-Defrel-Floro Flores. Reja conferma Pinilla in avanti, sostenuto da Gomez e Moralez. Tra le due squadre, pareggio anche con i rigori sbagliati, uno in apertura e uno in chiusura di match. Cherubin stende Missiroli, Sansone si fa parare il rigore da Sportiello (7’). Pinilla comincia il suo show: sul centro da sinistra di Gomez inventa la rovesciata del vantaggio (13’). Pari dei padroni di casa con un gran destro da fuori di Magnanelli (22’). Nuovo vantaggio atalantino su sciagurato retropassaggio di Peluso, Pinilla gira di destro, Consigli è sfortunato perché para con un braccio ma con l’altro, involontariamente, spedisce il pallone nella propria porta (33’). Nuovo pareggio nero verde, sempre con soluzione da lontano: Floro Flores esplode un forte destro che fulmina Sportiello (40’).

In apertura di ripresa Pinilla si fa espellere per doppia ammonizione dopo una dura entrata su Peluso (48’). Nel finale però viene ristabilita la parità numerica con un’incredibile ingenuità di Vrsaljko che si fa ammonire due volte nel giro di 2’, per falli sempre su Moralez, il secondo dei quali in rigore, ma dal dischetto lo stesso Moralez si fa ipnotizzare da Consigli (86’).

All’ora di pranzo spettacolare 2-2 tra Verona e Torino. Sotto la pioggia battente, al ‘Bentegodi’ tutto nella ripresa. Subito rigore per i padroni di casa, a causa di un contatto tra Jansson e Juanito Gomez, Toni dal dischetto non fallisce per il suo primo gol nel nuovo campionato, 18° centro nell’anno solare (49’). Toro pericoloso su angolo di Baselli, ma Glik non trova il pallone su schiacciata di Quagliarella. Il pareggio granata (Toro in maglia bianca) arriva proprio su un’iniziativa dell’attaccante granata: un suo tiro dalla destra viene respinto da Rafael sui piedi di Baselli che insacca il suo terzo gol in tre partite (66’). Quando il Toro sembra aver preso il sopravvento, su azione da palla ferma segna il Verona: Gomez tocca di testa una punizione pennellata da Viviani (71’). Ma la squadra di Ventura non batte ciglio: Molinaro sfonda a sinistra, Rafael respinge il cross fuori area dove Acquah trova il destro vincente, forse sfiorato da Quagliarella (73’).

Il Toro si presentava a punteggio pieno, ora sale a 7 punti. I gialloblù sono a quota 2 punti.

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