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Volkswagen: per Die Welt, Berlino e Bruxelles sapevano delle “manipolazioni” dei gas di scarico.

Berlino, 23 Set 2015 - Secondo 'Die Welt' il governo tedesco era a da tempo a conoscenza del dispositivo che consente di ridurre le emissioni durante i test, anche se non era specificato se riguardasse auto a benzina o diesel.

Il quotidiano tedesco cita la risposta del ministero dei Trasporti tedesco ad una interrogazione dei Verdi del 28 luglio scorso, in cui, secondo Die Welt, si evinceva che il governo fosse a conoscenza dell'esistenza di questi meccanismi. Al ministero dei trasporti - scrive il quotidiano -  era quindi chiara l'esistenza della 'tecnica di spegnimento', cioè in gergo tecnico il riconoscimento del test.

Nella risposta veniva riportata la seguente affermazione: "Il governo federale sostiene lo sviluppo di una normativa europea che abbia come obiettivo principale quello di ridurre ulteriormente le reali emissioni dei veicoli".

L'accusa del quotidiano è che sia il Governo tedesco sia Bruxelles sapevano dell'esistenza di sistemi che avrebbero potuto aggirare i controlli sulle emissioni dei gas di scarico delle automobili e non sarebbero intervenuti con la dovuta tempestività.

È finita la riunione del consiglio di sorveglianza di Volkswagen convocato a sorpresa prima dell'appuntamento già previsto per domani. Lo riferisce l'agenzia di stampa tedesca Dpa. Al termine della riunione convocata molto probabilmente per esaminare le ripercussioni dello scandalo sui motori diesel non è filtrato nulla, secondo quanto riferisce la stessa Dpa. Il consiglio di sorveglianza tornerà a riunirsi oggi pomeriggio come era già previsto dagli organi del costruttore tedesco.

La bufera che ha travolto la Volkswagen, che rischia multe fino a 18 miliardi di dollari, ha fatto crollare le azioni in Borsa del colosso dell'auto tedesco: in due giorni a Francoforte il titolo ha perso il 35% del suo valore, bruciando 24 miliardi di capitalizzazione.