Cagliari, 22 Set 2015 - "Il dovere di tutti noi non è sollevare bandierine e dirci cose sgradevoli in quest'aula per avere domani un titolo sui giornali, né tanto meno andare avanti a colpi di ricorsi che lasciano il tempo che trovano. Il nostro dovere è cambiare la scuola dei nostri ragazzi, riducendo la dispersione e migliorando gli apprendimenti." Lo ha detto stasera il presidente Francesco Pigliaru nell'aula del Consiglio regionale, in conclusione del dibattito sulla scuola. "Il centrodestra discute di qualche settimana di ritardo per nascondere il fallimento del loro governo su questo tema. Ci accusano di aver chiuso scuole, ma dimenticano di precisare che si parla di pluriclassi.
Bisogna avere il coraggio politico di dire che le pluriclassi sono fonti di cattivo apprendimento e rischio di dispersione, e nei loro cinque anni di nulla la dispersione è aumentata pesantemente. Nel 2012 i dati sono diventati persino peggiori rispetto al mezzogiorno, pur essendo partiti da una situazione che era ben migliore. Non dico che il centrodestra non abbia lavorato, ma i loro tentativi con tutta evidenza non sono stati premiati dai risultati”, ha asserito Francesco Pigliaru, manifestando la delusione di non aver trovato in Consiglio il clima che il tema avrebbe meritato, e spiegando che questa Giunta ha prospettive ampie che mirano a trovare soluzioni concrete.
“Siamo andati in giro per tutte le scuole, registrando entusiasmo per il progetto Iscol@. Abbiamo incontrato centinaia di docenti, abbiamo cercato di capire come migliorare la didattica, anche creando comunità che interagiscano tra loro e portino qui l'esperienza del mondo. Vogliamo materie aggiuntive, il coding, docenti più formati sulla nuova didattica, scuole più belle e sicure, più concentrate. Una didattica nuova ha bisogno di strutture nuove e adeguate”, ha proseguito il presidente Pigliaru. “Abbiamo messo quasi 200 milioni su questo programma in tempi difficili e siamo certi che siano soldi bene spesi”. Il Presidente ha poi sottolineato la richiesta che la Regione sta portando avanti nei confronti del Governo affinché venga modificato il sistema di calcolo degli organici, che deve tenere conto dei problemi territoriali. “Più docenti dove ci sono più problemi – ha sottolineato, aggiungendo che esistono differenze grandissime e problemi certificati, di cui il Governo deve essere consapevole. “La Regione se ne sta facendo carico, assumendo docenti a supporto di una didattica migliore – ha concluso - ma questo deve diventare una politica nazionale. Vogliamo pari opportunità per tutti i giovani che vivono in questo paese e per questo portiamo avanti con determinazione la nostra proposta al Governo nazionale”.