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Papa Francesco in Usa: la società non ha futuro senza leggi pro-famiglia

"Vale la pena lottare per la famiglia!". È l'affermazione di papa Francesco nel suo discorso pronunciato 'a braccio' alla veglia dell'Incontro mondiale delle famiglie, a Filadelfia. Il Pontefice ha incentrato il suo intervento, improvvisato e della durata di venti minuti, interrotto ripetutamente dagli applausi della folla, sulla "bontà, la bellezza, la verità" della famiglia.

"Non possiamo pensare a una società sana che non dia spazio concreto alla vita familiare. Non possiamo pensare al futuro di una società che non trovi una legislazione capace di difendere e assicurare le condizioni minime e necessarie perché le famiglie, specialmente quelle che stanno incominciando, possano svilupparsi".

Francesco, nel suo discorso preparato per la veglia dell'Incontro mondiale delle famiglie a Filadelfia - che anche se non è stato pronunciato viene dato per letto e viene pubblicato -, ha parlato delle difficoltà che vivono i nuclei familiari. "Penso a tanti genitori, tante famiglia a cui manca il lavoro, o hanno un lavoro senza diritti che diventa un vero calvario - ha detto -. Quanto sacrificio per procurarsi il pane quotidiano. Ovviamente, questi genitori, quando tornano a casa non possono dare il meglio di sé ai loro figli per la stanchezza che si portano addosso". "Penso - ha proseguito - a tante famiglie che non hanno un tetto sotto cui ripararsi, o vivono in situazioni di affollamento; che non possiedono il minimo per poter stabilire legami di intimità, di sicurezza, di protezione di fronte a tanti tipi di avversità".

"Penso - ha aggiunto - a tante famiglie che non possono accedere ai servizi sanitari di base. Che davanti a problemi di salute, specialmente dei bambini o degli anziani, dipendono da un sistema che non li tratta con serietà trascurando il dolore e sottoponendo queste famiglie a grandi sacrifici per poter rispondere ai propri problemi sanitari".

"Quanti problemi si risolveranno - ha quindi sottolineato - se le nostre società proteggeranno il nucleo familiare e assicureranno che esso, in particolare quello dei giovani sposi, abbia la possibilità di un lavoro dignitoso, un'abitazione sicura, un servizio sanitario che accompagni la crescita della famiglia in tutte le fasi della vita". Bergoglio ha esortato "a lavorare, ad impegnarci in favore di una società 'pro familia'. Una società dove 'il pane, frutto della terra e del lavoro dell'uomo' continui ad essere offerto in ogni casa alimentando la speranza dei suoi figli".

Non esistono famiglie perfette e questo non ci deve scoraggiare. Al contrario - ha detto -, l'amore si impara, l'amore si vive, l'amore cresce 'lavorandolo' secondo le circostanze della vita che ogni famiglia concreta attraversa. L'amore nasce e si sviluppa sempre tra luci e ombre". "Gesù non è stato uno 'scapolone', tutto il contrario. Egli ha sposato la Chiesa, l'ha fatta suo popolo".

Il Papa ha anche ironizzato su sé stesso - "Padre, lei dice questo perché è uno 'scapolone'" - per dire delle difficoltà che ci sono nella famiglia: "Marito e moglie magari litigano. I bambini danno problemi. E non parliamo della suocera!". "Però - ha aggiunto - nella famiglia c'è sempre vita, perché l'amore di Dio apre le porte alla vita. Per questo, la famiglia è una fabbrica di speranza, fabbrica di vita e fabbrica di resurrezione".