Damasco (Siria), 7 Ott 2915 - Continua l'ondata di raid russi in Siria. Questa mattina ad essere copite sono state la provincia siriana di Hama e le zone limitrofe, nella vicina provincia di Idlib, nell'ovest del Paese. Lo ha reso noto l'Osservatorio siriano per i diritti umani, aggiungendo che ci sono stati pesanti bombardamenti con missili terra-terra. Gli attacchi avrebbero preso di mira nella provincia di Hama le città di Kafr Zita, Kafr Nabudah, al-Sayyad e il villaggio di al-Lataminah, e nella provincia di Idlib le citta di Shaykhun e Alhbit. La maggior parte della provincia di Idlib è nelle mani di un'alleanza di ribelli che include il Fronte Nusra, gruppo legato ad al-Qaeda, insieme ad altre fazioni islamiste.
Il ministero della Difesa russo si è detto disposto a mettere in atto le proposte del Pentagono sulla cooperazione nella lotta contro lo Stato islamico e, per i raid aerei russi sulla Siria, "può essere stabilito" un coordinamento con gli Stati Uniti. "Il Ministero della Difesa russo ha risposto alla richiesta del Pentagono e prontamente ha esaminato le proposte degli Stati Uniti sul coordinamento delle azioni nella lotta contro L'isis in Siria. In generale, queste proposte possono essere attuate", ha detto il portavoce Igor Konashenkov.
Usa Che i russi vogliano svelare il meno possibile sulle loro operazioni militari in Siria è ormai evidente. Avrebbero infatti schierato sul terreno i loro più avanzati sistemi di guerra elettronica in grado di 'accecare' sia gli aerei spia sia i droni Usa. Così facendo renderanno impossibile agli americani sia di seguire le loro operazioni sia di usare i loro missili a guida radar. Un sistema che di fatto consentirà ai russi e al regime siriano di creare una no-fly zone, uno scudo impenetrabile a difesa delle forze e delle zone controllate da Bashar al-Assad. Si tratta, scrive il Times, dei 'jammer' semoventi Krasukha-4, avvistati nell'aeroporto vicino Latakia usato dai russi. Hanno un raggio d'azione di 300 km e possono danneggiare tutti i sistemi di sorveglianza ed intercettazione ostili colpiti e non solo accecarli temporaneamente. Un altro sistema d'arma russo avvistato in Siria - la cui presenza è significativo perché può essere usato solo per attaccare obiettivi a terra - sono le batterie lanciarazzi multipli BM-30 'Smerch'. Questo sistema, benché sia in servizio dal 1986, rappresenta ancora il più potente sistema lanciarazzi d'artiglieria a livello mondiale: montato su un mezzo ad 8 ruote motrici è formato da una torretta rotante formata da 12 bocche da fuoco, ognuna in grado di sparare in rapida successione un razzo da 300 mm (il calibro di un cannone navale nella II Guerra Mondiale) dal peso di 800 kg, con una testata di 70 kg di esplosivo ad alto potenziale fino ad una distanza massima di 70/90 km.