Cagliari, 8 Ott 2015 - "La Sardegna si è fatta totalmente carico di 60 milioni per i farmaci anti epatite C, ci è stata messa l'Irap per un ammontare di 60 milioni, riceviamo briciole dal fondo sanitario nazionale, eppure, da quando governa la Giunta Pigliaru, siamo riusciti ad invertire la curva dei costi, bloccando la crescita della spesa e senza intaccare la qualità delle prestazioni". Davanti alla platea dei medici di medicina generale di tutta Italia, riuniti a Chia Laguna per il Congresso nazionale della Fimmg, l'assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha fatto un passaggio sulla situazione dei conti della sanità sarda. "Siamo capitati nel peggiore periodo per l'economia della Sardegna - ha detto l'assessore - Faccio fatica a spiegare l'importanza della riforma della rete ospedaliera che stiamo portando avanti e che ci consentirà di recuperare 250 milioni fermi a Roma".
Parlando del ruolo dei medici di famiglia, Arru ha detto ancora: "Serve una modalità di partecipazione del medico diversa. Non serve punire per inappropriatezza, che pure c'è. Individuiamo un soggetto terzo, mettiamo in piedi un controllo tra pari. In Sardegna stiamo collaborando proficuamente con i rappresentanti della Fimmg, concordi sul fatto che si lavora tutti insieme per migliorare i percorsi i cura e lavorare nell'ambito di regole valide per tutti. Al Ministero della Salute ho proposto un percorso di qualità dei professionisti, che sia positivo e propositivo e non punitivo".