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Strage Cassano allo Jonio: carabinieri arrestano due presunti killer del piccolo “Cocò”

Cosenza (Calabria), 12 Ott 215 - Svolta nell'indagine sulla strage di Cassano allo Jonio del 16 gennaio 2014. I carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Cosenza hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa su richiesta della procura distrettuale antimafia di Catanzaro, a carico di due indagati per il triplice omicidio di Giuseppe Iannicelli, della compagna Ibtissam Touss e del nipote Nicola Campolongo junior, i cui corpi vennero rinvenuti carbonizzati all'interno di un'auto: i tre erano stati uccisi con diversi colpi di pistola.

L'efferato omicidio del piccolo "Cocò" aveva suscitato anche l'attenzione di Papa Francesco, che gli aveva rivolto un pensiero e una preghiera in occasione dell'Angelus in piazza San Pietro, il 26 gennaio 2014. Le indagini, spiegano gli investigatori, "oltre a ricostruire il triplice omicidio sin dalle sue fasi preparatorie, hanno consentito di individuare il movente, documentare la sua connotazione tipicamente mafiosa ed evidenziare le dinamiche criminali insistenti nel territorio della Sibaritide".

Cominciano ad emergere dettagli inquietanti sulla famiglia del bambino. Secondo quanto riferito dai carabinieri del comando provinciale di Cosenza, Giuseppe Iannicelli - il nonno di Cocò - usava il nipote come scudo umano per dissuadere i suoi nemici dal compiere agguati nei suoi confronti.

 

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