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Riforme, la replica dell’assessore Demuro: “nessun danno alla specialità che difendiamo. Nella riforma del senato non ci sono state regioni più brave di altre”

Cagliari, 13 Ott 2015 - “Mi sembra opportuno fare chiarezza sul ruolo svolto in questi mesi dalla Regione nel confronto con lo Stato sul tema delle riforme costituzionali. La Regione ha fatto la sua parte con determinazione, difendendo sempre le ragioni della nostra specialità”. Lo dice l’assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione, Gianmario Demuro, a cui è stato affidato il coordinamento delle Regioni a Statuto speciale su delega del presidente Francesco Pigliaru.

“Nel processo di revisione degli Statuti speciali abbiamo sottoscritto e contribuito ad assumere il principio che sancisce la bilateralità nel confronto con lo Stato. È stato fissato un principio intangibile, nel senso che la specialità non può essere regolata o limitata in modo unilaterale dallo Stato”.

“A proposito della rappresentanza politica nel nuovo Senato, va precisato che la soluzione individuata appare un gioco di equilibri tra peso demografico, specialità e riconoscimento delle minoranze. Le Province di Trento e Bolzano non hanno ottenuto più di quanto già non derivi dal loro storico e attuale status costituzionale. Non c’è nessuna questione o nuova conquista di tipo politico e istituzionale. Semplicemente, come è noto, le due Province hanno sempre avuto status paritario con quello delle Regioni, tanto che fanno parte ognuna della Conferenza delle Regioni (che, appunto, si chiama Conferenza delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano)”.

“In ogni caso – conclude l’assessore Demuro – non è sicuramento quello della riforma del bicameralismo perfetto il terreno prioritario su cui si giocano le ragioni della specialità. Saper scegliere il campo e i momenti giusti per far valere la nostra specialità è la sfida che abbiamo saputo cogliere e che stiamo ben interpretando”. Red