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Cambiamento climatico. Pigliaru a Bruxelles chiede maggiore collaborazione

Cagliari, 15 Ott 2015 - "Sul fronte del cambiamento climatico le collettività locali e regionali sono in prima linea, visto il loro ruolo nella lotta e nella gestione delle conseguenze portate dai mutamenti del clima. Come Comitato delle Regioni e Commissione Enve, siamo soddisfatti per l'intensa cooperazione con la Commissione europea sul cambiamento climatico, e io come presidente della Regione Sardegna sono particolarmente consapevole della vulnerabilità di certi territori rispetto a cambiamenti che sono già in atto e davanti a fenomeni meteorologici di fortissima intensità".

Lo ha detto oggi Francesco Pigliaru intervenendo alla Plenaria del Comitato delle Regioni, a Bruxelles nel dibattito in aula con il Commissario europeo per l'Azione per il clima e l'energia Miguel Arias Canete. "Nelle scorse tre settimane e in corrispondenza di quanto accaduto in Costa Azzurra, la nostra isola ha registrato livelli di allerta meteo mai così alti e ravvicinati", ha spiegato Francesco Pigliaru. "Ciò ci rende ancor più chiara la necessità di aumentare, tutti, la nostra consapevolezza. Servono strumenti d'azione, piani condivisi e un perfetto coordinamento dei diversi livelli istituzionali, soprattutto in territori in cui la vulnerabilità idrogeologica si accompagna alla distanza o alla difficoltà di connessione con le principali reti che regolano la vita del continente europeo". Alla Commissione europea il presidente della Regione ha chiesto "un ulteriore impegno per il riconoscimento formale e politico di questo ruolo centrale dei livelli territoriali nella governance globale dell'azione contro il cambiamento climatico. Rispetto all'Unione energetica, poi, vi è la necessità di lavorare insieme per un quadro coerente che favorisca l'innovazione, la solidarietà tra territori e la transazione verso le energie rinnovabili. Serve un quadro normativo e finanziario chiaro per permettere la transizione energetica e nello stesso tempo garantire la sicurezza dei sistemi elettrici ed energetici e la certezza degli approvvigionamenti o di misure compensative", ha detto Pigliaru.

"Con la Commissione Enve siamo pronti ad esplorare nuove idee di collaborazione, per esempio nel contesto del Patto dei Sindaci, per scambiare esperienze e buone pratiche delle tante iniziative che esistono già nelle nostre città e regioni, così come nelle attività volte a sensibilizzare ed informare i cittadini dei processi di cambiamento che stiamo vivendo e di cui dobbiamo essere protagonisti tutti, a tutti i livelli di governo." Punti ripresi dal commissario Canete, che rispondendo al presidente Pigliaru ha dichiarato la propria disponibilità sottolineando l'importanza della collaborazione e garantendo l'impegno per un flusso di informazioni fluido e costante con i territori su questi temi attraverso il Comitato delle Regioni.

> Tra i pareri presentati in plenaria dalla commissione Enve guidata da Francesco Pigliaru uno ha riguardato i lavori della Cop21, la conferenza mondiale sul clima prevista per dicembre a Parigi, ed un altro il cosiddetto "Pacchetto Unione dell'energia", entrambi tesi a rafforzare il ruolo dei territori.

> Il Presidente si è infine soffermato anche sul caso Volskwagen, chiedendo alla Commissione europea di impegnarsi per imporre velocemente procedure affidabili dei test di emissioni: è nuovamente a livello territoriale che si svolge l'attuazione delle misure per la qualità dell'aria. Red