Cagliari, 17 Ott 2015 - Nel primo pomeriggio di oggi, gli agenti della Squadra Mobile di Cagliari, in collaborazione con personale del commissariato di Iglesias, ha eseguito un fermo nei confronti di Simone Sulis, di 32 anni ed il fratello Mauro di 34 anni, ritenuti presunti responsabili, in concorso, del tentato omicidio, avvenuto ieri sera avvenuto ieri nella cittadina dell’iglesiente, di Graziano Pintore.
Per tutta la notte il personale della Polizia di Stato ha incessantemente ricercato i due nei luoghi da loro maggiormente frequentati e ripreso le ricerche sin dalle prime ore dell’alba nella convinzione che non potessero aver abbandonato completamente e definitivamente la loro zona. Infatti, i due, sentendosi oramai braccati, hanno deciso di presentarsi spontaneamente in Questura da dove sono stati poi portati presso la casa circondariale di Uta.
Dalla ricostruzione fatta dagli investigatori della Mobile, è emerso che i due insieme al terzo fratello, allo stato denunciato in quanto minorenne, ed al padre Giuliano, già arrestato nel corso della notte, ieri pomeriggio avevano attirato pintore in una trappola invitandolo ad incontrarsi per poter definire la loro situazione debitoria, in realtà volevano porre in atto una azione ritorsiva in quanto avevano appreso che la vittima nel corso della mattinata aveva cercato di rubare un carico di sughero come compenso del credito vantato per la prestazione lavorativa fornita nel corso dell’estate e non ancora retribuita. Pertanto, mentre il genitore rimaneva in all’interno dell’autovettura utilizzata successivamente per la fuga, i ragazzi hanno costretto Pintore a seguirli in una zona isolata di Iglesias dove, dopo averlo picchiato, Simone Sulis gli ha dapprima puntato alla tempia una pistola e dopo che la vittima era riuscita a liberarsi dalla presa, gli ha sparato due colpi uno dei quali lo ha ferito all’altezza dell’addome.