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Renzi difende la legge di stabilità: “ville e castelli pagheranno la Tasi”

Roma, 21 Ott 2015 - Insiste sulla correttezza della Legge di Stabilità e sulle differenze con i governi passati, Matteo Renzi, che su Facebook, scrive: "Altro che storie: questa legge di stabilità continua nel percorso di abbassamento delle tasse, per tutti: dopo gli 80 euro e la cancellazione della componente lavoro dell'Irap, adesso tocca a Imu e Tasi."

Sulla tassa sulla casa il premier scrive "A chi dice: ma la manovra sulla casa l'aveva fatta anche Berlusconi, dico che è vero. Perché negare la realtà? La norma è la stessa di allora, con due sole differenze: 1) noi non cambieremo idea come ha fatto lui nel 2011 che votò per rimettere l'ICI cambiandole soltanto il nome in IMU; 2) noi non faremo pagare il conto ai comuni della differenza. I sindaci possono essere molto felici di questa legge di stabilità: è pensata per loro e per i cittadini normali. Quelli che tirano avanti la carretta ogni giorno".

Il premier interviene anche sull'aumento a 3000 euro della possibilità di pagamenti in contanti: "Davvero c'è chi pensa che questa misura renda la legge stabilità incostituzionale?  Il limite del contante con il governo Prodi era a cinquemila euro. Il governo Monti lo ha portato a mille euro. Noi ci attestiamo su una via di mezzo: tremila euro. È una misura semplice, è una misura liberale, è una misura per aiutare i consumi e sbloccare molte famiglie italiane. Non aiuta l'evasione, né la combatte".  "A chi ci accusa di favorire evasione ricordo che noi siamo il governo degli accordi con la Svizzera e il Vaticano. Che noi siamo il governo che in queste ore sta incassando dalla lotta all'evasione più soldi del previsto." Conclude il premier.

"Non si parla delle vere novità di questa stabilità. Abbiamo messo un sacco di soldi in più nei settori dimenticati dalla politica. Più soldi per cultura, università, innovazione e ricerca, piste ciclabili, sanità, contro la povertà, sociale, partite iva e i lavoratori autonomi, stretta sui dirigenti pubblici e le partecipate", scrive il premier su facebook. "Mi piacerebbe sapere perché le buone notizie sono nascoste in fondo ai trafiletti e perché anche nel mio partito c'è così tanta timidezza per una legge di stabilità che finalmente riporta l'Italia al segno più. Ma alla fine della fiera conta la realtà che è più forte di tutte le polemiche", aggiunge.