Cagliari, 22 Ott 2015 - Si intitola “L’altra faccia dell’Immigrazione” il convegno del progetto Liantza finanziato dall’assessorato regionale del Lavoro, in programma domani mattina (23 ottobre) a partire dalle 9 nell’Auditorium Banca Intesa San Paolo (in viale Bonaria 62) a Cagliari.
Il progetto Liantza. Finanziato dall’assessorato regionale del Lavoro con risorse del Fondo sociale europeo 2007-2013, il progetto da quando ha preso avvio, ad aprile 2014, ha messo a confronto sul territorio operatori, istituzioni, rappresentanze degli immigrati. “Liantza” (“legame” in sardo) punta a realizzare in Sardegna la prima rete degli operatori dell’immigrazione. Un obiettivo strutturale, partito dal basso con un percorso fondato sull’ascolto per capire come costruire, concretamente, una nuova politica dell’immigrazione attraverso decine di tavoli di dialogo e di approfondimento attivati su tutto il territorio della Sardegna, a cui hanno partecipato istituzioni e rappresentanti del terzo settore, per un’analisi condivisa dei bisogni e delle risposte.
Il programma. Dopo i saluti del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e del Prefetto della provincia di Cagliari Giuliana Perrotta, nella prima parte della mattinata intervengono Mario Argentero (Direttore del progetto Liantza), Riccardo Rosas (Assessorato del Lavoro), Stefania Congia (Ministero del Lavoro) e Mauro Carta (ricercatore Iares). La mattinata di lavori termina con la Tavola rotonda sul tema “Quali politiche migratorie europee, nazionali e locali tra diritti di cittadinanza, necessità di accoglienza e complessità sociali” con gli interventi del sottosegretario del ministero degli Interni con delega all’immigrazione Domenico Manzione, del deputato Khalid Chaouki, degli assessori regionali del Lavoro e della Sanità Virginia Mura e Luigi Arru, e di don Marco Lai, direttore della Caritas Sardegna. L’europarlamentare ed ex ministro per l'Integrazione Cécile Kyenge, impossibilitata ad essere presente per un coincidente impegno istituzionale a Bruxelles, partecipa al dibattito con un videomessaggio. Coordina i lavori il giornalista Nicola Scano. Red