Cagliari, 26 Ott 2015 - Microcitemico, Oncologico, Brotzu ospedali di eccellenza regionali e garanzia per tutta la regione, in rete con il Policlinico di Monserrato. Per il San Giovanni di Dio la proposta di trasformazione in centro per le cure intermedie. Sono i punti toccati dall'assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, nell'incontro con la Conferenza dei sindaci della ASL 8, convocata nella sede di via Piero della Francesca dal sindaco di Cagliari, Massimo Zedda. Illustrando rapidamente la riforma della rete ospedaliera, l'assessore ha puntato l'attenzione sull'area di Cagliari, classificata come II livello dalla riforma. "Non abbiamo deciso noi che il sud Sardegna serva, dal punto di vista sanitario, 700 mila persone. La realtà della zona di Cagliari è consolidata e centri come Oncologico, Brotzu, Microcitemico, sono già riferimenti regionali". Arru ha confermato l'importanza del Policlinico di Monserrato nella riorganizzazione del sistema sanitario sardo e ribadito che la classificazione attuale non è certamente un declassamento per ciò che la struttura ospedaliero-universitaria rappresenta nel sistema della sanità.
Sul San Giovanni di Dio, l'esponente della Giunta ha proposto di farlo diventare una casa della salute:" Possiamo pensarci, ovviamente insieme a tutti i soggetti interessati al futuro dell'ospedale cagliaritano". Arru ha ancora una volta chiarito che "nessun posto letto verrà toccato finché non sarà operativa l'Agenzia regionale dell'emergenza urgenza. Spero che per giugno si possa partire col nuovo sistema di elisoccorso". La rete delle case della salute, infine, verrà affrontata con i sindaci, così come la nuova rete territoriale. Red