Cagliari, 27 Ott 2015 - I sei chili di cocaina sequestrati oggi a Muravera (Ca)i, dagli agenti della Squadra Mobile, se arrivata sul mercato avrebbe reso oltre un milione di euro sulla piazza cagliaritana.
Sono quindi finiti in manette, Giovanni Arena, 39 anni, originario di Vibo Valentia (Calabria) ma residente nell'hinterland milanese, Eklad Pjetri, di 23 anni, dell’Albania, sempre residente nel milanese e Raimondas Jasevicius, di 48 anni, della Lituania.
Il blitz degli investigatori della Sezione criminalità organizzata della Mobile cagliaritana, coordinata dal dirigente Davide Carboni e dal primo dirigente Luca Armeni, è scattato sabato anche se l'albanese e il calabrese sono arrivati in Sardegna in aereo venerdì.
In quei giorni gli agenti avevano ricevuto delle segnalazioni di un possibile passaggio di droga tra due persone e una terza e perciò hanno tenuto sotto controllo i due appena arrivati sull'isola. Quindi, Arena e Pjetri si sono diretti subito a Muravera dove hanno soggiornato in un B&B e girato venerdì in paese. Invece il giorno dopo, sabato, si sono diretti a bordo di un furgone a San Priamo dove sono stati avvicinati da una Seat condotta dal lituano ed a quel punto il personale della Squadra Mobile sono entrati in azione. Quindi hanno bloccato i tre e perquisito i due mezzi dove, in un incavo sotto il pianale della Seat, sono stati trovati i sei chili di cocaina.
Secondo quanto riferito stamane in una conferenza stampa, il lituano sarebbe stato il corriere, mentre albanese e il calabrese si sarebbero occupati di far arrivare la droga a una quarta persona. Infatti, ora sono ancora corso le indagini per individuare proprio il destinatario finale, "l'anello sardo" ma anche per capire da quanto tempo andava avanti il traffico di droga.
Gli investigatori hanno appurato che non era la prima volta che il calabrese, non legato agli ambienti della 'ndrangheta e solo con piccoli precedenti, veniva in Sardegna.