Città del Vaticano, 4 Nov 2015 - Papa Francesco è rimasto "molto amareggiato" dalla vicenda del nuovo scandalo della fuga di documenti e notizie riservate della Santa Sede, inchiesta ribattezzata Vatileaks 2. Ma è deciso ad andare "avanti con serenità e determinazione". A renderlo noto è mons. Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato vaticana, sul suo profilo Twitter: "Ho appena visto il Papa. Sue parole testuali: andiamo avanti con serenità e determinazione". In precedenza, chi in Vaticano aveva potuto parlargli nei giorni in cui sono scattati i due arresti, aveva sentito un Francesco "sconfortato e dispiaciuto".
Francesca Chaouqui è stata nuovamente interrogata oggi per alcune ore dagli inquirenti oltretevere. Sono stati gli uomini della Gendarmeria a raccogliere la nuova deposizione dell'indagata, che ieri era stata rimessa in libertà dopo il precedente stato d'arresto.
Mons. Lucio Angel Vallejo Balda ha trascorso anche la notte scorsa nella cella della Gendarmeria in Vaticano. A quanto si è appreso, il prelato dovrà essere di nuovo ascoltato dagli inquirenti e dalla magistratura vaticana. Francesca Immacolata Chaouqui, invece, non sarebbe mai stata trattenuta in cella ma ospitata da suore residenti nella città leonina. "Non sono un corvo, non ho tradito il Papa. Non ho mai dato fogli a nessuno. Mai a nessuno" ha detto Chaouqui in un post su Facebook, richiamato anche su Twitter con l'hastag #piudituttoalmondo. La donna ribadisce la sua innocenza sottolineando che la verità "emergerà presto": "ne ho la certezza" e ho "la totale fiducia negli inquirenti".
Sono due gli arresti per quello che viene già chiamato Vatileaks 2: un ecclesiastico, monsignor Lucio Angel Vallejo Balda, spagnolo, 54 anni, dell'Opus Dei, già segretario della Prefettura degli Affari economici della Santa Sede, e una laica, Francesca Immacolata Chaouqui, 33 anni, calabrese, della Commissione referente sulle strutture economico-amministrative della Santa Sede (Cosea), e già rilasciata. Una nuova bufera giudiziaria scoppiata in Vaticano per la fuga di notizie e carte segrete finite in inchieste giornalistiche e ora in due libri di imminente uscita. Tre anni e mezzo fa lo scandalo che portò in cella l'ex maggiordomo papale Paolo Gabriele per i documenti trafugati nella segreteria di Benedetto XVI. Dopo quasi sei mesi di indagini della Gendarmeria vaticana sulla sottrazione e divulgazione di carte riservate - l'inchiesta è partita a maggio - i clamorosi sviluppi si sono concretizzati tra sabato e domenica.
Saranno nelle librerie il 5 novembre le due pubblicazioni che si annunciano esplosive e che affrontano uno stesso tema: scandali e segreti del Vaticano a partire dal rapporto con le finanze. Si tratta di "Avarizia" di Emiliano Fittipaldi e "Via Crucis" di Gianluigi Nuzzi, il primo pubblicato da Feltrinelli, il secondo da Chiarelettere.
La sala stampa della Santa Sede sottolinea come entrambi i libri siano "frutto di un grave tradimento della fiducia accordata dal Papa e, per quanto riguarda gli autori, di una operazione per trarre vantaggio da un atto gravemente illecito di consegna di documentazione riservata". Riservandosi ulteriori provvedimenti, il Vaticano sottolinea che "pubblicazioni di questo genere non concorrono in alcun modo a stabilire chiarezza e verità" e non sono "un modo per aiutare la missione del Papa".