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Asl Olbia – Novembre è il mese dell’appropriatezza prescrittiva: strumento indispensabile per l’efficacia dei trattamenti e per l’allocazione delle risorse”

Olbia, 07 Nov 2015 – La Asl di Olbia vuole cambiare passo e inaugura a Novembre “il mese dell’appropriatezza prescrittiva”, incentrato sulla formazione di tutti gli operatori, ma soprattutto, su un mutamento culturale che deve passare necessariamente attraverso la popolazione. “Assumere più farmaci o effettuare più esami non è certo sinonimo di migliore sanità, tutt’altro”, spiega il commissario della Asl Gallurese, Paolo Tecleme. “L’obiettivo che ci dobbiamo prefiggere è quello di erogare l’assistenza nel “posto giusto” (ambulatorio specialistico, ospedale, day hospital, cure primarie o domiciliari, etc.), nel “momento giusto”, per il “tempo giusto” e impegnando i “professionisti giusti” in relazione ai reali bisogni di salute del paziente, tenendo anche conto dei costi necessari per raggiungere l’unico obiettivo del Servizio Sanitario: la salute dei nostri cittadini”.

Novembre, quindi, diventa per la Asl di Olbia un punto di partenza, dal quale avviarsi verso una maggiore consapevolezza che parte dalla formazione di tutti i “medici prescrittori” (come medici di medicina generale, pediatri, medici ospedalieri e specialisti, etc.) ma che coinvolge anche i cittadini, che devono esser consapevoli e partecipi di questo cambiamento.

“Una prescrizione medica, che sia farmacologica, di visita specialistica o strumentale, deve tenere conto di una serie di parametri come “la soggettività del paziente”, passando per le “conoscenze scientifiche”, ma che deve prevedere anche una “informazione cosciente” rivolta al cittadino/paziente. E in quest’ultimo tassello è fondamentale la figura del “medico prescrittore” cui spetta il complesso compito di fornire informazioni bilanciate sui rischi/benefìci del percorso sanitario individuato, così da consentire al cittadino/paziente di sviluppare delle aspettative realistiche delle pratiche sanitarie, riducendo in questa maniera la domanda inappropriata di prestazioni e il ricorso alla medicina difensiva (la pratica di richiedere misure terapeutiche a garanzia delle responsabilità medico legali, cercando di ridurre la possibilità di un contenzioso medico legale)”, spiga la Direzione Aziendale della Asl di Olbia che ha fortemente voluto l’istituzione di novembre come “mese dell’appropriatezza prescrittiva”. “Perché il paziente avrà tanto più “garanzia di buona diagnosi e cura” quanto più il suo medico sarà appropriato nelle prescrizioni diagnostico-terapeutiche”, aggiunge il commissario Tecleme.

Il National Institute for Health and Care Excellence (NICE) ha sviluppato una guida per ottimizzare l’uso dei farmaci, che mette in evidenza come  (dati dell’Health and Social Care Information Centre (HSCIC))  tra il 2003 e il 2013 in Inghilterra il numero medio di prescrizioni all'anno per ogni persona sia aumentato da 13 (nel 2003) a 19 (nel 2013).

“Se da una parte - spiega il NICE - molte patologie a lungo termine vengono trattate con medicinali, dall’altra, le stime indicano che tra il 30% e il 50% dei farmaci prescritti non sono assunti come dovrebbero (OMS, 2003). Inoltre, tra il 30% e il 70% dei pazienti commette un errore o uno scambio involontario di farmaci”. In quest’ottica, prosegue il NICE, “ottimizzare l’uso dei farmaci significa garantire al paziente una corretta aderenza al trattamento e consente una migliore gestione delle patologie croniche, delle multimorbidità e dell’uso contemporaneo di molti farmaci. L’ottimizzazione dei medicinali richiede un approccio centrato sulla persona. La decisione condivisa – sottolinea inoltre NICE – è d’altra parte una componente essenziale della medicina basata sulle evidenze (Greenhalgh et al. 2014; Sackett et al. 1996)”.

“Un’altra sfida continua – scrive il NICE – è garantire che i farmaci siano utilizzati in sicurezza. Un rapporto commissionato dal Dipartimento della Salute (Exploring the costs of unsafe care in the NHS), ha rivelato che tra il 5% e l’8% dei ricoveri ospedalieri non programmati sono dovuti a problemi connessi all’uso di farmaci. Il rapporto si è incentrato sugli eventi avversi prevenibili che possono essere attribuiti a uno o a più errori specifici”. Gli incidenti che riguardano i farmaci possono avere diverse cause: scarsa conoscenza, mancata osservanza di sistemi e protocolli, interruzioni (ad esempio, durante la prescrizione, la somministrazione o la fornitura di un farmaco), difetti di comunicazione. “Sistemi e processi efficaci – scrive il NICE – possono ridurre al minimo il rischio di problemi prevedibili relativi ai medicinali come gli effetti collaterali, gli eventi avversi o le interazioni con altri farmaci”.

 

In quest’ottica sono tre gli eventi organizzati a novembre nella Asl Gallurese.

Si parte giovedì 12 e venerdì 13 novembre 2015, con due edizioni del convegno dal titolo “Governo complessivo della spesa farmaceutica”, rivolto a Medici di medicina generale e ai Pediatri, ai Medici ospedalieri e agli Specialisti.

Durante le giornate formative (sono previste due sessioni di formazione a Olbia il 12.11.2015, nella sala conferenze dell’Expo, e a Tempio Pausania, il 13.11.2015, nell’aula magna dell’ex convento degli Scolopi,  orario 08.30 – 13.00 e 14.15 – 18.45) è prevista la partecipazione di Mario Volpato, amministratore delegato della Marno, società di servizi specializzata nelle gestioni documentali e nel trattamento dei dati farmaceutici, e di Donatella Garau, responsabile settore assistenza farmaceutica dell’Area farmaco-clinica della Regione Sardegna.

Si prosegue il 20 novembre 2015, nella sala congressi del Museo Archeologico di Olbia, con il convegno “Appropriatezza prescrittiva nell’imagin e nel laboratorio”, che intende illustrare le potenzialità delle nuove indagini strumentali e dei nuovi test laboratoristici, attraverso la divulgazione delle linee guida dell’iter diagnostico, confrontandolo con l’appropriatezza prescrittiva assunta in un’ottica di razionalizzazione ed ottimizzazione delle risorse. Al corso di formazione è prevista la partecipazione, oltre ai massimi esponenti regionali, anche di Sandra Vernero, presidente dell’associazione Slow Medicine, e Alda Borrè, Direttore del Dipartimento di diagnostica per immagini della città della salute   di Torino.

“Sebbene la ricerca dell’appropriatezza prescrittiva tra le sue finalità abbia quella della  razionalizzazione della spesa sanitaria, essa non si restringe affatto ad una mera questione di contenimento dei costi, ma comporta necessariamente una revisione critica delle nostre consuetudini prescrittive, e si ispira più in generale alla necessità di operare, integrando, varie competenze culturali, di fornire riferimenti operativi efficaci ed orientamenti pratici a tutti i medici e di diffondere conoscenze sul corretto uso delle prescrizioni diagnostiche anche ai cittadini”, concludono gli organizzatori dei corsi di formazione in programma nella Asl di Olbia nel mese di novembre. Com