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Eseguite stamane cinque misure cautelari nei confronti di cittadini nigeriani da parte della Polizia di Stato di Sassari

Sassari, 1 Dic 2015 – Questa mattina, il personale della Polizia di Stato di Sassari, ha eseguito cinque ordinanze cautelari emesse dal G.I.P. del Tribunale del capoluogo, nei confronti altrettanti nigeriani, domiciliati presso i centri di accoglienza cittadini, ritenuti tutti responsabili di tentata rapina aggravata, minacce gravi, violenza privata e lesioni aggravate, mentre per due dei cinque è stata configurata anche la tentata estorsione aggravata.

L’attività d’indagine, condotta dagli investigatori della Squadra Mobile sassarese, ha preso avvio a seguito di diverse richieste di intervento sulla linea 113 da parte del gestore di un alimentari etnico del centro cittadino che per tre serate diverse, ha visto presentarsi al suo negozio, con atteggiamento intimidatorio e minaccioso nei suoi confronti e dei clienti, un gruppo di sei nigeriani residenti in un centro di accoglienza.

In una occasione, hanno cercato di costringere il gestore del negozio a versare loro da bere, nonostante fossero ubriachi, con pesanti minacce e brandendo contro di lui il collo di una bottiglia di vetro, tuttavia non riuscendo nel loro intento grazie all’intervento tempestivo della Polizia di Stato.

La sera successiva al primo episodio si è presentato alla chiusura, lo stesso gruppo che ha tentato di sottrarre il cellulare e il portafogli ad un avventore del negozio ma non sono riusciti nell’intento grazie all’intervento del gestore dello stesso che, a causa della sua intromissione ha ricevuto pesanti minacce di morte.

Qualche giorno dopo, lo stesso gruppo aveva costretto un cliente dell’emporio alimentare ad uscire dal suo interno dopo averlo colpito con calci e pugni e minacciato con un collo di bottiglia.

Il tempestivo intervento della Polizia e la collaborazione delle vittime, ha permesso agli agenti della Mobile di individuare i responsabili e di redigere un dettagliato rapporto all’autorità giudiziaria che ha ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza a carico dei cinque nigeriani, applicando nei confronti di F.F., di 24 anni e O.N., di 31 anni, la custodia in carcere, mentre per gli altri tre ha disposto di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, prescrivendo loro di mantenere una distanza di almeno 200mt dall’alimentari etnico.

Sono tuttavia in corso ulteriori indagini per addivenire ad eventuali altri responsabili degli episodi descritti.

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