Belgio, 17 Dic 2015 - Il ricercato n.1 delle stragi, Salah Abdeslam, era stato "verosimilmente" localizzato "a Molenbeek" nella notte tra il 15 e il 16 novembre, dopo gli attacchi, ma non poté essere arrestato perché il codice penale belga impedisce le perquisizioni notturne tra le 23 di sera e le 5 mattina.
La rivelazione shock non è un'indiscrezione ma è stata fatta personalmente dal ministro della Giustizia belga, Koen Geens, al programma 'Faroek' della tv fiamminga Vtm. Di più. Secondo la RTBF, la tv pubblica belga, Salah sarebbe riuscito a scappare sotto il naso della polizia nascondendosi in un mobile e/o in un veicolo sfruttando un trasloco in corso nella via dove si nascondeva a Molenbeek, al n. 47 di rue Delaunoy, tra il 15 e il 16 novembre. Beffando così le forze speciali che, a rigor di legge, sono potute intervenire solo la mattina.
Inutile dire che i social network sono stati invasi da polemiche e commenti beffardi. Quanto ai due nuovi individui sono stati fermati in Austria nel week-end in un rifugio per migranti a Salisburgo e sono sospettati di "partecipazione ad un'organizzazione terroristica", ha riferito la procura della città austriaca. Secondo il quotidiano Kronen Zeitung, i due sospetti sarebbero di nazionalità francese e sarebbero arrivati in Austria in ottobre dalla Siria, in compagnia dei responsabili degli attentati di Parigi, con documenti siriani. L'altro flop di giornata arriva dalla Francia. Secondo il Canard Enchainé, infatti, la minaccia sul Bataclan, il teatro in cui sono state trucidate 90 persone nella notte del 13 novembre, era nota agli inquirenti dal 2010. La giustizia aprì addirittura un fascicolo su un progetto di attentato "suicida", che venne archiviato nel 2012.