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Scuola, licenziamento dei fannulloni e taglio partecipate: il Consiglio dei Ministri approva i decreti attuativi.

Roma, 21 Gen 2016 - Via libera nella notte ai primi 11 decreti attuativi della riforma della Pubblica amministrazione che passeranno ora al vaglio del Parlamento. Varate le nuove norme sul licenziamento più rapido per i dipendenti pubblici che truffano sulla presenza al lavoro, e le nuove classi di concorso della scuola, provvedimenti che saranno al centro della conferenza stampa del premier Renzi e dei ministri Madia e Giannini prevista a partire dalle 9 di stamani. Altre norme importanti riguardano l'accorpamento del corpo Forestale ai Carabinieri e il riordino della normativa sui porti. Infine le nomine: Carlo Calenda sarà alla guida della delegazione italiana a Bruxelles, Maria Angela Zappia è invece il nuovo consigliere diplomatico di Palazzo Chigi.

Esce dal pacchetto Madia il decreto di riordino delle Camere di Commercio ed entra il provvedimento per la semplificazione della Scia. E' quanto emerge da fonti vicine al dossier. Il dlgs che porterà a ridurre le camere di commercio è rinviato, mentre vengono anticipate le novità in fatto di Segnalazione certificata di inizio attività, così da fare ordine sui casi per cui è necessaria l'autorizzazione espressa e quelli per cui non lo è. Il riordino delle Camere di Commercio L’applicazione delle norme a regime porterebbe un taglio dell’organico delle Camere di Commercio. La riduzione degli organici dovrebbe portare a corrispondenti risparmi di spesa e poggerebbe sulla razionalizzazione degli uffici che svolgono funzioni di supporto e strumentali (gestione del personale, ragioneria, affari generali) o che rappresentino duplicazioni o sovrapposizioni di compiti.

Il riordino dovrebbe essere scritto e approvato dalle Camere di Commercio entro 90 giorni dall’entrata in vigore delle misure in questione. Quanto alle Camere di Commercio che nasceranno dagli accorpamenti (il decreto prevede di passare da 105 a 60), i piani di razionalizzazione dovrebbero essere adottati entro tre mesi dall’insediamento dei nuovi Consigli camerali e, sempre a regime, la stretta dovrebbe consentire una riduzione del personale che svolge funzioni di supporto e strumentali di almeno il 25%. La riduzione della pianta organica, però, dovrebbe avvenire senza licenziamenti, ma attraverso un blocco delle assunzioni e l’eventuale ricorso alla mobilità.

"Abbiamo in progetto un meccanismo tipo quello delle Province, con il ricollocamento del personale laddove ce n'è bisogno", ciò sia per quanto riguarda le partecipate pubbliche sia le Camere di Commercio. Così il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, ha spiegato come verrà gestita la sforbiciata alle partecipate degli enti pubblici

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