Cagliari 16 Feb 2016 – In una nota il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, il capogruppo in Consiglio regionale, Attilio Dedoni, il consigliere regionale, Luigi Crisponi e il responsabile del Centro Studi del partito, Franco Meloni”, dichiarano che: “Come preannunciato, dopo la rivolta dei cittadini, degli imprenditori e degli artigiani che minacciava di travolgerla, questa Giunta debole e succube di Roma ha fatto marcia indietro sull'aumento delle tasse. Hanno fatto una figuraccia per nulla: era possibile sin da subito evitare nuove tasse. Lo abbiamo sempre sostenuto e oggi ci viene data ragione. All'Assessore Paci e al Presidente della commissione Bilancio si attorcigliano le lingue nelle convulsioni necessarie a spiegare quella che è semplicemente una retromarcia clamorosa ma la verità è chiara: l'aumento della spesa sanitaria è minimo e se non c'era bisogno di nuove tasse ieri non ce n'è neppure oggi.
Oltre a tutto, come noi Riformatori abbiamo detto loro in tutte le salse, l'aumento dell'Irpef era impostato in modo tale da dare un gettito irrisorio alle casse della Regione e un umiliante obolo agli 800.000 sardi più poveri. E questa è la vera ragione della marcia indietro: il gettito era sotto i venti milioni per cui la rinuncia è stata facile. L'assessore Paci risale sconfitto e in disordine le valli che aveva discesa con orgogliosa sicurezza soltanto due mesi fa. Un'ennesima figura barbina di questi dilettanti allo sbaraglio che, purtroppo, allo sbaraglio stanno conducendo la Sardegna».