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Anno gramsciano, inaugurazione il 27 febbraio ad Ales con il ministro orlando. Firino: iniziativa di grande valore simbolico

Cagliari, 24 Feb 2016 - L’evento di inaugurazione dell’Anno gramsciano, promossa dall’Associazione Casa Natale Antonio Gramsci di Ales, in collaborazione con l’amministrazione comunale, si svolgerà sabato 27 febbraio ad Ales, con la cerimonia di premiazione degli oltre 100 detenuti di 29 istituti di pena di tutta Italia che hanno partecipato al concorso di pittura intitolato alla memoria di Peppinetto Boy "Gramsci visto da dietro le sbarre". “L’iniziativa ha un valore simbolico molto forte ed è legata alla vita e ai trascorsi del grande pensatore e intellettuale sardo, grazie al coinvolgimento della popolazione carceraria da sempre a rischio di esclusione sociale, se non inserita in contesti di stimolo culturale. Ecco perché è importante la partecipazione del Guardasigilli Andrea Orlando”.

Lo ha detto l’assessore della Cultura e Pubblica Istruzione Claudia Firino questa mattina, durante la conferenza stampa nel Palazzo di Viale Trieste a Cagliari per la presentazione dell’evento di inaugurazione dell’anno gramsciano, e delle prime iniziative del Programma annuale pensato per celebrare l'intellettuale isolano.

L’iniziativa. Sarà il ministro della Giustizia Orlando, sabato 27 febbraio alle ore 17 ad Ales, a premiare le opere di tre carcerati scelte da una giuria composta dagli artisti Pinuccio Sciola, Alberto Scalas e Massimo Spiga. I vincitori riceveranno un premio in denaro, mentre sarà consegnato a tutti un attestato di partecipazione e una copia de La vita di Antonio Gramsci di Peppino Fiori. Le opere saranno esposte in una mostra allestita nei locali del Comune di Ales e resterà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14, e il fine settimana dalle 9 alle 12 e dalle 17 alle 19. Il prossimo mese la mostra sarà trasferita a Lecce.

“L’anno gramsciano prevede un programma a tappe, che si snoderà sino al 27 aprile 2017 - ha proseguito Firino - nel quale la Regione ha coinvolto enti locali e associazioni, il mondo della scuola e quello accademico e le amministrazioni dei comuni legati alla vita e allo studio delle opere dell’intellettuale. Vogliamo creare nuove iniziative rispetto a quelle già esistenti, come il concorso rivolto agli studenti delle scuole “Immaginando Gramsci”, metterle in rete e connessione tra di loro in maniera coerente e produttiva, con una attenzione particolare soprattutto alle nuove generazioni. Vorrei che il pensiero di Gramsci fosse ripreso, rielaborato e fatto proprio dai ragazzi e dagli studenti. Ancora, molto importante, dobbiamo allargare l’orizzonte del nostro progetto al di là dei confini isolani e nazionali. Sappiamo che la figura di Gramsci è più studiata all’estero che in Sardegna e in Italia. L’istituzione dell’anno gramsciano da parte della Giunta è una scelta legata anche a questa consapevolezza, e alla volontà di riportare l’attenzione e approfondire gli studi sul pensatore sardo. In Sardegna dobbiamo essere i primi studiosi e i primi conoscitori dell’intellettuale, poiché questa terra gli ha dato i natali. Dobbiamo formare generazioni di persone orgogliose di un pensatore riconosciuto a livello mondiale”.

Le tappe. La delibera dell’istituzione dell’anno gramsciano, che si conclude il 27 aprile 2017, è stata approvata dall’Esecutivo il 19 gennaio 2016. E’ prevista la creazione di un Comitato che, ha concluso la titolare della Cultura, “ha lo scopo di mettere attorno a un tavolo associazioni, enti e università che negli ultimi anni si sono occupate di Gramsci, perché lavorino insieme”. In questi giorni sarà formalizzata la composizione del Comitato, presieduto dalla Regione, con l'Università di Cagliari e Sassari, i Comuni di Ales, Ghilarza, Santu Lussurgiu, Sorgono, le associazioni come l’Istituto Gramsci della Sardegna, l’Associazione Casa Natale Antonio Gramsci Ales, l’Associazione Casa Museo Antonio Gramsci Ghilarza e Terra Gramsci, insieme alla Fondazione Sardegna.

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