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Maltempo: allerta meteo, piogge e neve al centronord

Cagliari, 7 Mar 2016 - Una nuova perturbazione, proveniente dall'Atlantico, raggiungerà nelle prossime ore l'Italia portando piogge e nevicate, anche a bassa quota, sulle regioni centrali e settentrionali. Sulla base delle previsioni disponibili, Il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso una allerta meteo che prevede, a partire dalle prime ore di domani, nevicate al di sopra dei 300-500 metri su Liguria ed Emilia Romagna, ed oltre i 600 metri sulla Toscana settentrionale, con apporti al suolo da moderati a localmente abbondanti.

Allerta di Protezione civile per neve e criticità idrogeologica nelle zone appenniniche e collinari dell'Emilia. La fase di attenzione, valida dalle 24 di oggi alle 12 di mercoledì, riguarda i bacini del Reno, Secchia-Panaro, Trebbia-Taro e pianure di Parma-Piacenza. Quota neve più bassa sui 200-400 metri; accumuli in collina attorno ai 15-25 cm (valori di quota inferiori più probabili nel settore occidentale) e in Appennino con 25-50 cm sopra gli 800-1.000 metri. Fenomeni in esaurimento nelle 24 ore successive. Nel corso della giornata di domani - si legge nel bollettino - "la formazione di un minimo depressionario sul Golfo Ligure apporterà condizioni di moderata instabilità sulla regione con precipitazioni nevose che interesseranno inizialmente i rilievi appenninici emiliani già nelle prime ore del mattino. Nella seconda parte della giornata le nevicate tenderanno a intensificarsi, risultando moderate sino a quote collinari. Nevicate deboli nella mattinata di mercoledì".

Un peschereccio, con a bordo due persone, il comandante, un uomo di 62 anni, Giovanni Tedeschi, e suo figlio di 20 anni, è affondato al largo del porto di Trani, probabilmente a causa delle condizioni del mare non favorevoli. L'anziano, le cui condizioni erano apparse ai soccorritori da subito critiche, è morto. Suo figlio, invece è salvo, anche grazie all'intervento di alcuni pescatori che si sono accorti di quanto stava accadendo. E' accaduto oggi a circa dodici miglia dal porto. L'imbarcazione affondata, però, riferiscono dalla Capitaneria di porto, non avrebbe dovuto prendere il largo, perché diffidata dal locale ufficio circondariale marittimo a lasciare la banchina. Non è noto quale sia il motivo. Solo venerdì scorso, sempre a Trani, ha perso la vita un sub, impegnato a pescare in condizioni meteo marine critiche.