Uta (Ca), 8 Mar 2016 – "Una data simbolica come l'8 marzo è una occasione per dare vita a un’iniziativa che, aldilà delle celebrazioni formali della Giornata Internazionale della Donna, offre l’occasione per conoscere e riflettere su una condizione femminile spesso trascurata come quella della detenzione, che manifesta e fa emergere problematiche importanti e di non sempre facile risoluzione”. A dirlo questa mattina è stato l’assessore di Pubblica Istruzione e Cultura Claudia Firino, che ha partecipato all'iniziativa dedicata alle detenute dell’Istituto penitenziario di Cagliari-Uta, ideata e organizzata dal 2009 dall’associazione “Socialismo Diritti Riforme” e dalla Fidapa di Cagliari.
“L’impegno delle istituzioni – ha proseguito l’esponente della Giunta, nel corso della settima edizione di questo appuntamento di solidarietà, che ha l’obiettivo di porre l’attenzione sulla condizione umana e sociale delle detenute discutendo di una delle patologie più diffuse nell’universo femminile, il tumore alla mammella - deve essere quello di tenere alta l’attenzione per la situazione sociale e sanitaria che si vive all’interno degli istituti di pena, riportandola al resto della società. La mia visita oggi qui ha anche questo scopo: se non si possono cambiare le leggi nazionali sulle carceri, possiamo però impegnarci per far arrivare sin qui più attività dall’esterno e servizi socio-sanitari, che possano dare speranza alle detenute, e forza per pensare e credere che fuori da queste mura ci sia una possibilità di riscatto per tutte loro. Abbiamo scelto di portare in dono dei libri per la biblioteca, proprio perché ritengo che la cultura sia la prima forma di riscatto sociale, e apra le menti al mondo, aiutando a superare tante difficoltà che qui dentro si vivono quotidianamente”.