Venezia, 9 Mar 2016 - Bilaterale Italia-Francia a Venezia con Renzi e Hollande, giornata dedicata alla memoria di Valeria Solesin, unica vittima italiana della strage al Bataclan.
La ricercatrice italiana morta negli attentati di novembre a Parigi, Valeria Solesin, sarà ricordata con "sei borse di studio per giovani ricercatori su demografia e sociologia". È quanto annunciato dal capo dell'Esecutivo italiano, Matteo Renzi, dopo l'incontro con il presidente francese Francois Hollande; Renzi ha spiegato anche che "il programma sarà portato avanti in collaborazione fra i governi francese e italiano". "È un piccolo atto per dimostrare la volontà di non darla vinta ai terroristi ma di continuare a lottare per i nostri valori", ha detto. Renzi e Hollande, nel pomeriggio, hanno incontrato i genitori di Valeria, da cui hanno ricevuto "parole di bellezza veramente significative" e un "messaggio di vicinanza e affetto".
"Solidarietà all'Italia per le vittime in Libia. Faremo di tutto perché alla fine ci sia un governo in quel Paese. Ma anche in questo caso la lotta contro l'Isis deve essere condotta. Dobbiamo agire. L'Europa deve agire. Possiamo essere all'altezza sia in Libia, sia in Siria contro il terrorismo". Così il presidente francese Francois Hollande, in conferenza stampa, a proposito della lotta all'Isis.
"La formazione di un governo in Libia è una priorità per i popoli della Libia. Nonostante le difficoltà che ancora oggi si sono manifestate, la comunità internazionale farà di tutto perché il governo possa ottenere la fiducia e iniziare a lavorare il prima possibile a Tripoli. I libici per primi devono sapere che il tempo a loro disposizione non è infinito", ha detto Matteo Renzi. "Quello che è importante è una visione di lungo periodo della Libia, che è il punto di approdo di molte tensioni in tutta l'Africa subsahariana, che meritano la nostra attenzione e il nostro sguardo preoccupato e vigile".
"Sulle ipotesi di raid condotte dagli Usa in Libia, non si tratta di scoop di giornali ma si parla di realtà, questo è già avvenuto", ha spiegato il premier, ricordando i raid di "non più di 15 giorni fa, quando c'è stato un intervento contro il terrorismo, contro adepti di Daesh corresponsabili dell'attentato al museo del Bardo". Renzi ha precisato che quella su Sabratha era "un'azione di cui eravamo informati noi e gli alleati, come è naturale che tra partner queste informazioni ci siano".
"Noi aiutiamo già la Tunisia, perché è il simbolo di un successo della primavera araba, ma anche perché la Tunisia è più esposta rispetto al caos libico, e quindi bisogna risolvere il problema in Libia, nella lotta contro l'Isis". Questo il pensiero esposto dal presidente francese Francois Hollande. Dal canto suo Renzi ha ricordato che la sua prima visita in un paese straniero appena divenuto presidente del Consiglio fu proprio Tunisi, "per evidenziare con forza il valore storico del Mediterraneo e il valore simbolo della Tunisia, che ha rappresentato il primo successo della primavera araba".
"Noi non ci rassegniamo a un'Europa fatta solo di cifre, di parametri, di regolette. Deve essere un'Europa che è soprattutto ideali, valori, speranze". Così Matteo Renzi, in conferenza stampa dopo il vertice italo-francese. Al presidente Hollande il presidente del Consiglio rivolge "il senso di gratitudine per la consueta e storica amicizia tra i nostri popoli, ma anche il senso dell'urgenza di ciò che i nostri popoli dovranno fare insieme nei prossimi mesi".
"Noi abbiamo una priorità: che l'occupazione e la crescita siano priorità in Europa. Ora gli squilibri" tra i conti pubblici degli stati "sono stati messi sotto controllo. E ora dobbiamo fare in modo che la crescita sia la priorità in Europa", Francois Hollande, al termine del vertice italo-francese. Hollande ricorda di aver "insistito" su questo al Consiglio europeo.
"Con molta forza voglio dire che la libertà di stampa è un valore straordinario per Francia e Italia, lo è per tutti coloro i quali credono ai valori della costruzione europea" ha dichiarato il presidente del Consiglio parlando dell'accordo sui migranti che si sta cercando di raggiungere con la Turchia.
"Torino-Lione è un tema che anima i vertici franco-italiani da una ventina d'anni. Matteo può essere quello che ha messo fine a tutte le discussioni propedeutiche a questi lavori" – ha detto Hollande – “comunque questo progetto diventa realtà”. Sulla Tav un protocollo addizionale per l'avvio dei lavori dell'alta velocità Torino-Lione è stato firmato a Venezia dal ministro dei trasporti italiano Graziano Delrio e dal Segretario di stato per i trasporti di Francia Alan Vidalies-