Cagliari, 19 Mar 20165 - La lunga indagine condotta dagli investigatori delle Squadre Mobili di Cagliari e Nuoro, ha consentito, per la prima volta, di fornire elementi alla Procura della Repubblica di Cagliari per contestare ed individuare l’esistenza di una associazione a delinquere di tipo paramilitare che progettava e realizzava efferati delitti.
Il blitz, infatti, è andato a colpire quelli che venivano considerati i “sancta sanctorum” del crimine sardo.
Colpita, in particolare, la famiglia degli Olianas, che da anni si sono spartiti ed hanno gestito tutto il connesso malaffare, soprattutto nell’isola.
[xyz-ihs snippet="Codice-Video-Home-Page"]Il lavoro svolto dagli uomini dagli agenti della Polizia di Stato, ha permesso di seguire tutti i passaggi criminali posti in essere dall’organizzazione: dalla progettazione, ai sopralluoghi, al furto delle autovetture, al reperimento delle armi da guerra per realizzare gli assalti, alle riunioni svolte all’interno di ovili.
Grazie al lavoro investigativo è stato possibile, tra l’altro, contestare il clamoroso assalto avvenuto nel 2013 al caveau di Nuoro per un bottino di oltre 6 milioni di euro. Segue