Roma, 30 Mar 2016 - I senatori del Pd Giuseppe Cucca, Silvio Lai e Ignazio Angioni esprimono la loro solidarietà agli amministratori locali di recente vittime di attentati e intimidazioni in Sardegna. "É davvero inaccettabile la condizione a cui vengono sottoposti gli amministratori locali e le loro famiglie – affermano i senatori Pd in una nota alla stampa dopo i recenti episodi avvenuti in Sardegna in particolare nel nuorese - intimidazioni e violenze ancora più gravi se si considera che avvengono nei confronti di cittadini che hanno l'unica colpa di essersi messi a disposizione delle proprie comunità locali per un dovere civico. I dati sono preoccupanti e inseriscono la nostra regione tra quelle con il numero più alto di attentati nei confronti di amministratori."
"Nell'esprimere la nostra solidarietà vogliamo però rendere noto un segnale di reazione da parte del Parlamento - afferma il senatore Silvio Lai, che da segretario regionale del Pd si era impegnato a favore della tutela degli amministratori locali. - È stata infatti avviata al Senato la discussione in commissione giustizia del DL 1932 contenente "Disposizioni in materia di contrasto al fenomeno delle intimidazioni ai danni degli amministratori locali" per il quale il presidente della commissione ha affidato il compito di relatore al collega sardo, il senatore Giuseppe Cucca."
Il disegno che ha come primo firmatario Doris Lo Moro, nasce dall'esperienza della commissione d'inchiesta guidata dalla senatrice calabrese e di cui facevano parte anche i sardi Ignazio Angioni (Pd) e Luciano Uras (Sel), "un'esperienza che ha messo in luce le peculiarità delle diverse regioni rispetto al fenomeno ma anche la necessità di intervenire per rendere più forte la pena di chi si macchia di queste azioni" ha evidenziato Ignazio Angioni.
"Il provvedimento introdurrebbe una serie di misure che rendono più gravi i reati commessi ai danni di amministratori locali. In particolare – afferma il relatore, il senatore Giuseppe Cucca – è prevista la modifica dell’articolo 338 del codice penale che rende applicabile il reato di violenza o minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario quando questo è rivolto ad un sindaco, ad un assessore o a un consigliere. La modifica all’articolo 380 del codice di procedura penale - prosegue sempre Cucca - consentirebbe di procedere all’arresto in flagranza di reato. È prevista poi un’aggravante ad effetto speciale in caso di atti intimidatori di natura ritorsiva ai danni di amministratori locali. E infine la tutela riguarderebbe anche gli aspiranti amministratori, estendendo le sanzioni anche alle ipotesi in cui con minacce o con atti di violenza sia ostacolata la libera partecipazione dei candidati alle competizioni elettorali locali."
"Noi pensiamo che questa norma può avere un forte effetto di deterrenza nei confronti di coloro che pensano di condizionare gli amministratori locali nell'esercizio delle loro funzioni - hanno concluso Cucca, Lai e Angioni - e sarà un impegno preciso concorrere alla rapidità della approvazione di questa legge che può avere molta importanza per tutti gli amministratori locali, e per quelli della nostra isola in particolare."