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Operazione antidroga “Camaleonte” dei carabinieri del comando provinciale di Cagliari: in esecuzione 13 ordinanze di custodia cautelare (2)

Cagliari, 16 Mag 2016 - L’operazione antidroga, denominata convenzionalmente “Camaleonte”, durata poco più di 1 anno e partita dall’attività di controllo davanti alle scuole dell’isola, raccogliendo diverse segnalazioni provenienti da genitori e professori e con il conseguente monitoraggio di alcuni spacciatori di Sant’Antioco, ha permesso ai carabinieri della Stazione del paese di individuare due gruppi criminali operanti nella città di Cagliari (nel quartieri Marina e Is Mirrionis) e uno a Sant’Antioco dediti allo spaccio di hashish, marijuana e cocaina.

I gruppi criminali individuati sono uno di Cagliari e uno di Sant’Antico e, quindi, durante l’attività di servizio sono in finiti in carcere i componenti del gruppo dei Cagliaritani gestito da Jhonatan Pirina e Roberto Bollea che controllavano le piazze dello spaccio del capoluogo sardo nei quartiere della Marina, Sant’Eulalia e quella di via Premuda, avvalendosi della collaborazione di numerosi giovani, tra cui alcuni minorenni.

Invece il gruppo di Sant’Antioco guidato dal pregiudicato Enrico Cabras e spalleggiato da Mattia Fois e dalla fidanzata del primo, una ragazza di origine marocchine residente a San Giovanni Suergiu

Anche questi tre si avvalevano di puscher minorenni e vendevano lo stupefacente tra gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori di Sant’Antioco, ed è stato accertato che tra i consumatori vi erano diversi ragazzi anch’essi minori.

Pirina, attualmente sottoposto all’obbligo di dimora, vero boss del quartiere marina, una figura di primo piano dello spaccio a Cagliari, è stato dichiarato in arresto con l’accusa di tentato omicidio nel marzo 2015, quando per il predominio della pizza della del centro di Cagliari, tentò di affogare un suo puscher.

Per effettuare un migliore monitoraggio dell’attività di spaccio nelle due zone, sono state usate tecniche di indagine anche in collaborazione con la Direzione Centrale dei servizi Antidroga ma è stata caratterizzata, data la particolare scaltrezza degli indagati molto restii all’uso del telefono per le comunicazioni, da un elevatissimo numero di servizi di osservazione e pedinamento, anche a brevissima distanza, attraverso quindi un metodo di investigazione tradizionale.

A conclusione dell’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare il PM Danilo Tronci della D.D.A. di Cagliari, recependo l’informativa dei carabinieri della stazione di Sant’Antioco, ha messo sotto indagine 26 persone e per 13 di queste, ha infatti richiesto l’emissione di misure cautelar e che il G.I.P. Giovanni Massidda ha concesso, riconoscendo per tali persone la pericolosità sociale.

Nel corso delle investigazioni, in vari episodi a conferma dell’impianto accusatorio generale, sono stati già eseguiti 6 arresti in flagranza e una deferimento in stato di libertà con il contestuale sequestro di 1,4 kg di droga suddivisi tra eroina, hashish e cocaina. Le indagini hanno altresì consentito l’arresto di un latitante.

Le investigazioni sono state corroborate anche da 4 arresti in flagranza di reato, eseguiti da un’altra forza di polizia, che hanno portato al sequestro di una pistola e di oltre 4 kg di hashish.

Quindi in carcere sono finiti Roberto Bollea, di 45 anni, di Cagliari, pregiudicato, attualmente in affidamento ai servizi sociali, Enrico Cabras, di 26 ani, di Carbonia ma residente a Sant’Antioco, pregiudicato, manovale, Gianni Daga, di 30 anni, di Cagliari, pregiudicato, nullafacente, Mattia Fois, di 25 anni, nato a Iglesias ma residente a Sant'Antioco, pregiudicato, nullafacente, Jonathan Pirina, di 25 anni, di Cagliari, coniugato, pregiudicato, attualmente sottoposto all’obbligo di dimora.

Agli arresti domiciliari, invece sono finiti William Abis, di 28 anni, nato a Cagliari, residente ad Assemi, tipografo, pregiudicato, El Marouany Rabab, di 20 anni, nata in Marocco, residente a San Giovanni Suergiu, studentessa, incensurata, Filippo Virgilio Falchi, di 23 anni, di Cagliari, pregiudicato, nullafacente.

Infine, all’obbligo di dimore sono stati sottoposti Francesco Corona, di 33 anni, nato a Cagliari ma residente a Sinnai (Ca), incensurato, nullafacente, Matteo Corona, di 27 anni, di Cagliari, residente a Sinnai, pregiudicato, nullafacente, Roberto Bollea, di 51 anni, di Cagliari, incensurato, operaio e Nicola Cuccu, di 41 anni, di Cagliari, incensurato, imprenditore.

Tutti gli altri indagati saranno giudicati separatamente. L’inchiesta, assicurano i Carabinieri, non è ancora chiusa e presto si potrebbero avere a breve ulteriori sviluppi.

Inoltre durante le perquisizioni sono stati trovati in casa di Cuccu 69mila € in contanti, in quella di Bollea, 10 grammi di eroina in cosi, in quella di El Marouany 1,2 gr marijuana e in casa di Abis, 26 grammi, di marijuana.

 

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