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Migranti, ‘altro naufragio giovedì, centinaia di dispersi’

Sicilia, 29 Mag 2016 - Un altro naufragio, giovedì scorso, nel Canale di Sicilia, con centinaia di dispersi. Lo rende noto Giovanna Di Benedetto, portavoce di Save the Children, i cui operatori hanno raccolto le testimonianze - non ancora verificate - dei superstiti, sbarcati questa sera a Pozzallo dalla nave Argo 29 che li ha soccorsi.

Secondo le testimonianze, mercoledì notte da Sabrata, in Libia, sono partiti due pescherecci e un gommone. Un primo peschereccio, sembra con 500 persone a bordo, trainava un secondo peschereccio - senza motore - con altre centinaia di migranti. A bordo dei due pescherecci soprattutto eritrei e subsahariani. A fianco dei due pescherecci, un gommone con un altro centinaio di persone, che non sarebbe rimasto coinvolto nel naufragio.

"Giovedì mattina - ha raccontato Di Benedetto citando sempre le testimonianze - il peschereccio trainato ha cominciato a imbarcare acqua e dopo un po' è affondato. Alcuni migranti si sono buttati in acqua per raggiungere la prima imbarcazione; ma solo poche persone sono riuscite ad aggrapparsi alla fune che legava il secondo peschereccio al primo e a mettersi in salvo. A quanto pare a bordo c'erano tante donne e diversi bambini". I migranti sono stati poi soccorsi dalla nave mercantile Asso 29, che oggi ha portato a Pozzallo i superstiti, circa 700. Tra questi, anche una bambina sola di 4 anni che ha perso la madre in un incidente stradale mentre erano ancora in Libia. Sulla nave sono stati rintracciati i suoi zii ai quali la piccola è stata affidata.

È stato fermato a Pozzallo su disposizione della Procura di Ragusa lo scafista dell'imbarcazione che trainava un peschereccio affondato nel Canale di Sicilia in un naufragio con 3-400 migranti dispersi. E' un sudanese accusato anche di morte come conseguenza di altro delitto: avrebbe ordinato di tagliare la fune da traino del peschereccio che stava per affondare e che, con un "effetto fionda", ha colpito e ucciso una donna.

Degli 884 migranti sbarcati stamane a Catania, 122 sono minori non accompagnati, trasferiti in strutture individuate dalla prefettura. Due camerunensi, dopo gli accertamenti, sono stati respinti con provvedimento amministrativo. Settecento sono partiti per Salerno nel pomeriggio a bordo di 14 pullman, scortati dalle forze dell'ordine, per poi proseguire verso le diverse regioni individuate dal ministero dell'Interno: Marche, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto; 30 richiedenti asilo sono stati accompagnati al Cara di Mineo.

Un nuovo sbarco è previsto oggi nel porto di Palermo dove sono attesi, poco prima delle 10 del mattina, 604 migranti di cui 500 uomini, 73 donne e 31 minori.