Cagliari, 9 Giu 2016 - Al termine di una lunga e articolata attività investigativa, i finanzieri del comando provinciale di Cagliari, hanno scoperto un complesso sistema di frode fiscale alle imposte sui redditi e all’iva perpetrato da una società cagliaritana operante nel settore del commercio all’ingrosso di capi e articoli di abbigliamento attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti.
In un anno e mezzo i militari del gruppo del capoluogo regionale, coordinati dalla Procura della Repubblica, hanno ricostruito un enorme giro d’affari, passando al setaccio numerosi conti correnti e ispezionando copiosa documentazione contabile.
La società in questione, costituita da 2 cittadini italiani e 3 soggetti di nazionalità tunisina, operava in tutta la Sardegna effettuando cessioni all’ingrosso di capi di abbigliamento ad imprese regolari, fatturando però tali operazioni avvalendosi di timbri e dati fiscali di soggetti economici terzi, ignari del furto di identità fiscale.
L’illecito modus operandi, posto in essere tra il 2010 ed il 2014, consentiva all’organizzazione di ottenere lauti guadagni in completa evasione delle imposte, poiché la vendita di centinaia di capi di abbigliamento a prezzi stracciati permetteva alla società ma anche all’intera filiera economica, di essere particolarmente competitivi sul mercato, a discapito della libera concorrenza e degli operatori “corretti”.
Gli accertamenti ispettivi si sono conclusi con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di cinque persone per associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, il sequestro dei timbri e dei documenti fiscali falsi, nonché la constatazione e la segnalazione all’agenzia delle entrate di 8 milioni di ricavi sottratti a tassazione, oltre 1,5 milioni di iva evasa e 7,5 milioni di fatture afferenti ad operazioni inesistenti.
Nel corso delle attività investigative sono stati, altresì, scoperti due soggetti economici collegati all’organizzazione risultati evasori totali poiché completamente sconosciuti al fisco.