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Operazione antidroga dei carabinieri della compagnia di Carbonia “Occhi Blu” – Eseguita ordinanza di custodia in carcere nei confronti di una colombiana.

Carbonia (Ca), 14 Giu 2016 - Nel contesto di una operazione condotta dai carabinieri di Carbonia e durata due anni e che ormai è arrivata alla conclusione, sabato scorso, i carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Carbonia, coadiuvato dai colleghi della Stazione di Arzachena, hanno arrestato perché colpita da  un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, disposta dal Gip di Cagliari, la colombiana Martinez Pinzon Luz Carime, indagata per associazione a delinquere finalizzato al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

La donna, latitante da circa un mese, era appena giunta all’aeroporto “Costa Smeralda” di Olbia da Barcellona (dove era arrivata da Ginevra). La ricercata era già sfuggita alla cattura nel mese di aprile scorso ed era la rappresentante in Sardegna di un sodalizio criminale di cittadini colombiani residente in Spagna (Madrid), dediti al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

operazione cc carbonia occhi blu2operazione cc di carabonia occhi bluLe indagini svolte dagli investigatori del Norm di Carbonia, hanno permesso di appurare l’associazione colombiana già riforniva di cocaina clienti del bergamasco e di Roma ed era loro intenzione aprire un canale in Sardegna, dove la Martinez Pinzon era la referente. Infatti, sono state documentate trattative con acquirenti sardi del cagliaritano: i colombiani erano in grado di far giungere nell’Isola sino a 30 kg di cocaina.

Nel tempo sono stati appurati diversi viaggi in Spagna dei vari emissari sardi, i quali hanno incontrato i capi colombiani, accompagnati dalla Martinez Pinzon e dal compagno italiano di quest’ultima, un ragazzo già arrestato con lei all’arrivo della prima partita di cocaina il 15 dicembre 2011 ad Arzachena. Ma queste trattative non furono portate a termine, in quanto i colombiani avevano tentato un primo invio di cocaina ad un cliente gallurese, reperito dal compagno/socio della Martinez Pinzon. La droga, che era destinata al mercato di Arzachena, arrivava dalla Spagna, scortata in Italia da appartenenti al gruppo sudamericano sino a Genova, laddove, il corriere argentino Acevedo Meza Gregorio Ramon, si è imbarcato per Porto Torres. Il corriere è stato comunque pedinato dai carabinieri di Carbonia sino ad Arzachena, dove è stato fermato dai militari di quel centro, che hanno partecipato attivamente a tutta l’attività di indagine. Quindi il corriere Acevedo Meza è stato tratto in arresto, così pure la Martinez Pinzon e il compagno, Claudio Buscarino, originario di Arzachena: questi ultimi due avevano fatto da staffetta finale al sudamericano da Porto Torres sino ad Arzachena

La droga, 1,250 kg di cocaina era stata talmente ben occultata nella Nissan Micra del sudamericano, (presa a noleggio) da eludere un controllo di un’altra forza di polizia che si era avvalsa persino di una unità cinofila. (Gdf allo sbarco di Porto Torres)

Lo stupefacente era anche in parte destinato ad acquirenti del cagliaritano e del centro Sardegna: una parte dei quantitativi iniziali era destinata alla città di Carbonia, dove un trafficante locale con diversi precedenti specifici era intenzionato ad acquistarne almeno 2 kg e poi avrebbe ricevuto dagli acquirenti cagliaritani in contatto diretto con la Martinez Pinzon.

In questo quadro è emersa la figura di Antonello Scalas, il pregiudicato di Assemini arrestato il 14 aprile scorso, in quanto destinatario di una parte della cocaina inviata dai colombiani a Cagliari e poi a Carbonia, perché anche lui colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere.

L’indagine, convenzionalmente denominata “Occhi Blu”, è stata diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari nella persona di Alessandro Pili e curata dall’Aliquota Operativa carabinieri del Norm di Carbonia, con la fattiva collaborazione della Stazione di Arzachena.

Un indagine che ha comportato due anni di sacrificio, di servizi di pedinamento ed osservazione, attività tecniche anche su utenze spagnole e che si è conclusa con l’esecuzione delle misure cautelari, mentre visto il tempo trascorso dall’indagine i rimanenti indagati (48) tra cui i colombiani residenti in spagna, sono stati tutti indagati a piede libero.

Nei prossimi giorni, a conclusione delle attività legate alla misura cautelare, soprattutto per la parte riguardante Carbonia ed il Sulcis, si potrebbero avere ulteriori novità.

Attualmente sono stati fatti 48 rinvii a giudizio più le due ordinanze di custodia in carcere.

Il traffico interessava Carbonia con il suo referente che voleva fare una vera e propria piazza dello spaccio, Olbia dove la Pinzon ed il suo compagno volevano aprire il mercato, ed un grosso pregiudicato del centro Sardegna che stava iniziando la trattativa per l’acquisto dei 30 kg di cocaina, infatti in Spagna andarono un suo emissario, il compagno della Pinzon ed una donna attualmente in carcere per altri reati (Patrizia Malune) per il referente di Carbonia.