Olbia, 22 Giu 2016 - Nella tarda serata di ieri, al centro operativo del Comando territoriale carabinieri di Olbia, tramite il numero di emergenza 112, è giunta una chiamata dal Pronto Soccorso perché poco prima un giovane apparentemente colpito da quattro colpi di arma da fuoco, era giunto accompagnato da un parente. Arrivati immediatamente sul posto insieme alla pattuglia del locale Commissariato di P.S., i militari hanno verificato che si trattava di un giovane di Olbia, G. R., di 27 anni, con precedenti di polizia, raggiunto da dei colpi di pistola alla schiena che erano usciti dalla parte davanti.
Le indagini subito avviato dagli investigatori del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno consentito di verificare in breve tempo che la sparatoria era avvenuta poco prima in città, in un terreno di via Grosseto, dove G. R. ed il fratello Paolo Ruggero, di 32 anni, incensurato, avevano avuto una lite per futili motivi a seguito della quale Paolo ha estratto una pistola ed ha sparato un colpo di pistola alla schiena al fratello. Considerata la posizione della vittima, i fori individuati sono quattro, ma la dinamica non è risultata immediatamente chiara perché il colpo esploso è stato uno solo e, non avendo trovato nel suo percorso parti dure, è entrato dalla schiena, è uscito dal torace, rientrato dalla spalla ed uscito nuovamente dall’omero.
In seguito, i rilievi effettuati hanno permesso di rinvenire una pistola Glock 22 IT cal. 40, regolarmente detenuta ed utilizzata per la sparatoria. E a riprova della ricostruzione sul posto è stato trovato un bossolo, nonché gli altri proiettili non ancora utilizzati. I due abitano presso la casa del padre e la lite era avvenuta in un terreno nei pressi dell’abitazione dove, uditi i colpi di arma da fuoco, lo zio di G. R. è sceso e lo ha accompagnato al Pronto Soccorso, mentre Paolo si era allontanato probabilmente in un primo tentativo di fuga a cui ha rinunciato perché durante la lite si era lussato la spalla sinistra ed a causa del forte dolore ha raggiunto un amico a cui ha chiesto di essere accompagnato in Ospedale, motivo per cui successivamente è stato trovato direttamente presso il Pronto Soccorso. Quindi è stato Paolo Ruggero è stato dichiarato in arresto, trattenuto presso le camere di sicurezza della caserma dei Carabinieri di Olbia ma poi è stato nuovamente portato al Pronto Soccorso sotto stretta vigilanza a causa del dolore che gli procura la lussazione alla spalla e successivamente sarà accompagnato presso il carcere di Sassari dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria ed in attesa della direttissima.