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Senatori PD – Viaggio e spesa inutili per la presa in servizio degli insegnanti: Il Ministro intervenga

Roma, 23 Giu 2016 - I senatori del PD Silvio Lai, Giuseppe Cucca e Ignazio Angioni, in una nota fanno sapere di aver chiesto al Ministro dell’Istruzione di consentire la presa di servizio attraverso la Pec e la firma digitale, evitando così spese inutili e disagi ai neoassunti in ruolo destinati in località lontane dalle proprie di origine.

“Non è pensabile che un insegnante debba fare migliaia di chilometri e spendere, nel caso dei sardi, non meno di 350 euro solo per firmare la presa di servizio nella scuola assegnata. Chiedo al Ministro dell’istruzione un intervento immediato per far sì che la presa di servizio possa essere effettuata utilizzando gli strumenti e le tecnologie disponibili: ad esempio attraverso la Pec e la firma digitale.” Lo scrivono i senatori del PD Silvio Lai, Giuseppe Cucca e Ignazio Angioni che auspicano un provvedimento in tempi brevi per scongiurare quello che appare a tutti gli effetti un viaggio inutile ed una spesa decisamente evitabile per tantissimi insegnanti.

“Molti di loro - scrive Silvio Lai - devono già far fronte a situazioni non semplici legate a trasferimenti lontani dalle proprie località di origine. Chiedere di sostenere un’ulteriore spesa solo per siglare documenti che potrebbero tranquillamente essere firmati da casa mi sembra del tutto fuori luogo ma soprattutto non in linea con i tempi. Questo vale per tutti quegli insegnanti chiamati in servizio in sedi molto distanti. Non possiamo, da sardi, che sottolineare come i problemi legati all’insularità creino disagi ulteriori. Pensiamo, oltre alla spesa, alle difficoltà nel trovare i voli e in genere nel poter raggiungere la penisola. Ripetiamo, tutto questo solo per una firma.”

Chiediamo al Ministro – concludono i tre senatori -  di affrontare la questione con urgenza per assumere tutte le iniziative volte a modificare le modalità della presa di servizio prevedendo sistemi che non comportino per la firma la necessaria presenza nella scuola assegnata, almeno per quegli insegnanti destinati in regioni molto lontane da quelle di residenza”.

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