Sassari, 20 Lug 2016 – Ieri, presso la Casa di Reclusione di Nuchis (Tempio Pausania) è stata conferita la Laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza un detenuto che ha discusso una tesi intitolata "La legittima difesa”, alla presenza del Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Sassari Prof. Gianpaolo Demuro, del Delegato Rettorale per i rapporti con l’Amministrazione Penitenziaria, Dr. Emmanuele Farris, e di altri docenti del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Ateneo Sassarese. Si tratta del coronamento di un percorso formativo quinquennale, impegnativo sia per lo studente sia per i docenti, che si è svolto completamente all’interno della struttura carceraria con notevoli limitazioni alle possibilità di incontro con i docenti, fruizione dei materiali didattici e dei numerosi servizi online messi a disposizione dall’Università di Sassari. Qualche giorno prima anche un altro detenuto di Nuchis ha conseguito la Laurea magistrale in Giurisprudenza recandosi in permesso a Sassari, dove nell’Aula Magna dell’Ateneo, insieme ad altri studenti, ha discusso una tesi dal titolo “Ergastolo ostativo: aspetti problematici”, ottenendo 110/110 e lode.
Questi brillanti risultati, particolarmente significativi anche nell'ottica della finalità rieducativa della pena sancita dall’articolo 27 della Costituzione (comma 3), sono stati raggiunti nel quadro dell’intesa tra Università e Amministrazione Penitenziaria. L’Università di Sassari, insieme al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) per la Sardegna e all’Ersu, ormai da diversi anni si impegna per favorire gli studi universitari di studenti detenuti nelle case di reclusione di Alghero, Nuoro, Sassari e Tempio. Da marzo 2014 è attivo un protocollo d’intesa per la costituzione e il buon funzionamento del Polo Universitario Penitenziario del nord Sardegna. Per l’anno accademico 2015-2016 risultano immatricolati 40 studenti detenuti, iscritti a 15 diversi corsi di Laurea afferenti a 6 Dipartimenti Universitari (Agraria; Giurisprudenza; Scienze Economiche e Aziendali; Scienze Politiche, Scienze della Comunicazione e Ingegneria dell'Informazione; Scienze Umanistiche e Sociali; Storia Scienze dell'Uomo e della Formazione). Dall’anno accademico 2014-2015 ogni corso di Laurea (o Dipartimento) ha nominato un Referente che affianca il Delegato Rettorale e facilita il contatto tra i responsabili delle aree educative dei 4 istituti di reclusione coinvolti (Alghero, Nuoro, Sassari-Bancali e Tempio-Nuchis) e i docenti. L’Università di Sassari nel solo anno accademico 2014-20115 ha destinato 22 unità di personale (di cui metà docenti e metà amministrativi) impegnate continuativamente per il funzionamento del Polo Universitario Penitenziario, che ha coinvolto per attività didattiche, di tutoraggio, orientamento e supporto decine di docenti dei vari dipartimenti, oltre ad una quarantina di volontari tra i quali diversi docenti universitari in pensione.
I detenuti iscritti ai corsi di laurea dell’Università di Sassari, oltre ad aver diritto ad usufruire di tutti i servizi al pari degli altri studenti, hanno anche alcuni servizi appositamente dedicati e facilitazioni specifiche: sono gli unici ad aver diritto, a prescindere dal reddito, a pagare la tassa di iscrizione minima e a ricevere ogni anno una somma, messa a disposizione dall’Ersu, per l’acquisto dei testi universitari. Inoltre possono contare sul prestito bibliotecario con delega.
Attualmente l’Università di Sassari e l’Amministrazione Penitenziaria stanno lavorando, oltre che alle attività di orientamento per le immatricolazioni 2016-17, al potenziamento dei servizi bibliotecari dedicati agli studenti detenuti e alla graduale introduzione nelle strutture carcerarie dei servizi informatici, che renderebbero certamente più snelle le pratiche di iscrizione, di esame, di fruizione dei materiali didattici anche per chi non può frequentare fisicamente le strutture universitarie.
Con le due lauree conferite ai due detenuti di Nuchis, l’Università di Sassari e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria per la Sardegna si propongono quindi come polo di riferimento nazionale per quei detenuti seriamente motivati ad intraprendere un percorso di alta formazione e puntano ad un miglioramento sempre costante dei servizi dedicati a questo particolare segmento della popolazione studentesca universitaria.