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L’Aula del Senato ha accolto la richiesta di arresto per il senatore Antonio Stefano Caridi

Roma, 4 Ago 2016 - L'Aula del Senato ha approvato la relazione della Giunta delle elezioni e delle immunità, con ciò autorizzando la richiesta dei magistrati di Reggio Calabria di custodia cautelare in carcere per il senatore Antonio Stefano Caridi (Gal). La richiesta è arrivata nell'ambito di una inchiesta sulla 'ndrangheta'. I voti a favore sono stati 154, i no 110 e 12 gli astenuti. In precedenza erano state respinte le questioni pregiudiziali e sospensive e si è svolto il dibattito e le dichiarazioni di voto. Il senatore è intervenuto in Aula, dichiarando la propria innocenza. Su richiesta del prescritto numero di senatori, il voto è avvenuto a scrutinio segreto. Il Pd aveva chiesto il voto palese.

A favore dell'arresto hanno votato il Pd e il M5S e Lega, contrari Gal, Ap e Forza Italia.

"Il Pd ha confermato il voto dato nella Giunta per le elezioni. Chi ha sperato in imboscate, ora sarà deluso. Lette le carte, abbiamo ritenuto che non ci fosse fumus persecutionis nell'inchiesta che riguarda il senatore Caridi. Sono decisioni comunque difficili, che il gruppo dem affronta sempre a viso aperto, con rigorosità, senza pregiudizi e caso, per caso". Lo dichiara il senatore Pd Andrea Marcucci.

Dopo il via libera dell'Aula del Senato al suo arresto, il senatore di Gal Antonio Stefano Caridi, si starebbe andando a consegnare a Rebibbia.  Ad assicurare la circostanza sarebbero stati i legali del parlamentare, tra cui l'avvocato Valerio Spigarelli, ad alcuni esponenti del gruppo di Gal. Il senatore avrebbe già lasciato Palazzo Madama