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Terremoto centro Italia: Mattarella ai familiari delle vittime: non vi abbandoneremo

Roma, 28 Ago 2016 - "Non vi abbandoneremo". È la frase che il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha ripetuto, al termine dei funerali solenni, ai parenti delle vittime che lo hanno avvicinato. Il Presidente della Repubblica - che non ha lesinato abbracci - ha voluto così sottolineare la propria vicinanza e quella dello Stato a quanti stanno soffrendo in questo momento così difficile.

Anche il premier Matteo Renzi, accompagnato dalla moglie Agnese - che si è lasciata andare ad un momento di commozione al termine delle funzione religiosa - ha ascoltato i sindaci delle zone colpite dal sisma, ribadendo: "Noi ci siamo e ci saremo". La signora Agnese, parlando con una donna della Protezione Civile, tra le lacrime, ha confidato: "L'idea dei bambini mi distrugge. Mi dispiace tanto, tantissimo". Presenti ai funerali solenni anche il Presidente del Senato Pietro Grasso e il Presidente della Camera Laura Boldrini. Il Capo dello Stato subito dopo i funerali si è recato in ospedale per visitare i feriti. Mattarella alla piccola Giorgia, che compie oggi 4 anni, ha regalato una bambola. La bimba è stata estratta viva dalle macerie deopo 16 ore a Pescara del Tronto. La sorellina, Giulia, purtroppo non ce l'ha fatta.

"Signore che si fa?". È il grido di dolore lanciato dal vescovo Giovanni D'Ercole nel corso delle esequie di 34 delle 49 vittime marchigiane del terremoto del 24 agosto. Una domanda - ha sottolineato - "che io giro a te dopo che tante persone l'hanno fatta a me a me in questi giorni". Mi sono rivolto a Dio Padre - spiega ancora - "suscitato dall'angoscia, dall'avvilimento di esseri umani derubati dell'ultima loro speranza". Il Vescovo poi ha invitato "a non avere paura di gridare la vostra sofferenza, ma non perdete coraggio. Insieme ricostruiremo le nostre case e chiese; insieme soprattutto ridaremo vita alle nostre comunità, a partire proprio dalle nostre tradizioni e dalle macerie della morte. Insieme!". E ha aggiunto: le nostre campane torneranno a suonare. Monsignor Giovanni D'Ercole ha infine ringraziato tutti per la solidarietà e la vicinanza in questi momenti di estremo dolore - autorità comprese - e ha ricordato: "Siamo in un tempo di guerre e anche il terremoto è una guerra", "un boia che arriva nel buio": "è saggio a dialogare con la natura e non provocarla indebitamente".

Leggero malore per uno dei parenti delle vittime marchigiane del terremoto dei quali oggi si celebrano i funerali nella palestra di Monticelli, in un caldo torrido. È stato subito soccorso dal personale sanitario presente e portato via in barella. Le sue condizioni non sono comunque apparse particolarmente gravi.

Mattarella in mattinata - prima di raggiungere Ascoli Piceno - ha visitato alcuni dei luoghi colpiti dal violento sisma. Il Capo dello Stato ha parlato brevemente con gli operatori della Croce Rossa Italiana soccorsi speciali giunti dal Piemonte e si è complimentato con loro per il lavoro che stanno svolgendo. "Vi ringrazio per quello che fate" ha detto. "È il nostro dovere, presidente", gli hanno risposto. Il presidente ha quindi proseguito verso il Centro Operativo di coordinamento della Protezione civile.

Il presidente della Repubblica, agli sfollati di Amatrice ha assicurato la ricostruzione subito. Lo riferiscono alcuni sfollati che dopo aver salutato il Capo dello Stato nella tendopoli, raccontano che il presidente ha detto: assicuro che ricostruiremo. "Lo speriamo perché ce lo ricorderemo - raccontano gli sfollati -, non vogliamo fare la fine dell'Aquila che sono ancora al punto di partenza. Dove sono finiti i soldi? Chi se li è mangiati? Vogliamo ricostruzione. Amatrice non sarà più come prima - concludono - ma vogliamo ricominciare e che dalle parole di passi ai fatti".

"A Mattarella ho detto: 'lei potrebbe essere ricordato come il presidente della ricostruzione a tempo di record. Non si lasci sfuggire questa chance'". Così il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, racconta a Rainews24 l'incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, questa mattina ad Amatrice per visitare i luoghi colpiti dal sisma del 24 agosto. "Lui può diventare il presidente del record - ha ribadito Pirozzi- Sarebbe il coronamento di un impegno politico di tanti anni".

Il capo dello Stato dopo Amatrice si è recato ad Accumoli, altro centro fortemente colpito dal sisma, completamente evacuato. Il capo dello Stato è stato accolto dal sindaco, Stefano Petrucci, ed ha salutato le forze dell'ordine impegnate nei soccorsi nel Comune reatino. Il presidente Mattarella, dopo aver camminato tra le case distrutte dal sisma e visto con i propri occhi la situazione, ha visitato la tendopoli locale dove sono ospitate circa novanta persone. Agli sfollati Mattarella avrebbe detto "non vi lasceremo soli, non vi preoccupate, faremo tutto il possibile per starvi vicino". Il presidente ha espresso a diverse persone parole di solidarietà e di speranza. Ai volontari ha fatto i complimenti per l'allestimento del campo.

Sale a 291 il numero di vittime del terremoto nell'Italia centrale. A seguito del decesso dell'uomo ricoverato presso l'ospedale di Perugia e proveniente da Arquata, il bilancio registra: 230 morti ad Amatrice, 11 ad Accumoli e 50 ad Arquata del Tronto. Lo rende noto la Protezione civile.

Sono in tutto 1493 le scosse di terremoto registrate dalla Rete Sismica Nazionale dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia tra le province di Rieti, Perugia, Ascoli Piceno, L'Aquila e Teramo dal 24 agosto. Nel dettaglio, riferisce una nota, 113 sono i terremoti di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0, 11 quelli localizzati di magnitudo compresa tra 4 e 5 ed uno di magnitudo maggiore di 5.

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