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Istat: agricoltura conferma crescita, dichiarazione del Sen. Silvio Lai: intervenire su origine etichettatura e origine prodotti e rafforzare apertura ai giovani

 

Cagliari, 5 Set 2016 - “I dati trimestrali Istat confermano la crescita costante dell’agricoltura e rafforzano la necessità e l’urgenza di dare ulteriore sostegno ad un settore fondamentale e strategico per l’economia della Sardegna ma anche di tutto il paese. Oggi ancora con più forza ribadiamo l’importanza di approvare la norma sull’etichettatura dei prodotti per garantire i consumatori sulla provenienza degli stessi e tutelare al contempo le nostre imprese agricole.” Lo afferma in una nota il senatore del Partito Democratico Silvio Lai.

“I problemi legati alla riconoscibilità ed alla tracciabilità dei nostri prodotti vanno affrontati e risolti al più presto. Ritengo giusto a tal proposito quanto dichiarato oggi dal direttore di Coldiretti Sassari: la crescita progressiva dell’agricoltura arriva nonostante casi conclamati di contraffazione o di false etichettature attestanti la provenienza italiana e sarda di prodotti provenienti da altri Pesi ed altre regioni. Questo vuol dire che da un lato i nostri prodotti continuano ad essere apprezzati e richiesti dai mercati d tutto il mondo, ma significa anche che non bastano i controlli ma serve appunto un intervento normativo. Su questo punto non possiamo che ribadire tutto il nostro sostegno a livello parlamentare. Lo stesso discorso riguarda le battaglie per la difesa del prezzo delle materie prime prodotte in Sardegna. Bisogna inoltre garantire continuità al settore prevedendo ulteriori misure e strumenti che rafforzino l’apertura all’imprenditoria giovanile.

Ma parlando di agricoltura, conclude il Senatore Lai, non si può non fare riferimento in questi giorni a quanto sta accadendo alla famiglia Cualbu e alla vicenda della costruzione dell’impianto termodinamico della Flumini Mannu, sulla quale abbiamo predisposto un’interrogazione urgente ai ministri dell’ambiente e dell’agricoltura. Ebbene, se le normative attuali permettono in nome di una pubblica utilità l’esproprio di terre da oltre un secolo destinate all’agricoltura e all’allevamento allora bisogna immediatamente intervenire proprio dal punto di vista legislativo, perché in caso contrario il rischio è di colpire duramente e ingiustamente chi ha dedicato la propria vita alla crescita della propria azienda e al settore dell’agricoltura”. Red