New York, 13 Sett 2016 - Hillary Clinton si sente già "molto meglio" ed è pronta a tornare in pista prima del previsto. Dopo la bufera sulla polmonite nascosta e poi svelata è la stessa candidata democratica alla Casa Bianca a cercare di "normalizzare" la situazione con un'intervista telefonica con la Cnn La Clinton dice di non aver rivelato la notizia della polmonite che le era stata diagnosticata perché non le sembrava "che fosse un grosso problema". Hillary ha poi ammesso di non aver dato ascolto al "saggio" consiglio di un medico che le aveva prescritto cinque giorni di riposo.
La candidata democratica ha poi espresso l'auspicio di poter riprendere gli impegni in agenda entro un paio di giorni. Raccontando quanto le è accaduto alla cerimonia di commemorazione per la strage dell'11 settembre, quando ha accusato il malore, Hillary ha detto: "Mi girava la testa e ho perso l'equilibrio per un minuto, ma una volta entrata nell'auto, una volta che mi sono potuta sedere, ho bevuto un po' d'acqua, ho immediatamente cominciato a sentirmi meglio".
"Ero molto coinvolta nella cerimonia al memoriale. L'11 settembre 2001 - ha ricordato - ero senatrice per New York e quella data è molto particolare per me".
Parole che non placano gli attacchi e le polemiche. Secondo una rivelazione della stampa Hillary Clinton voleva davvero nascondere il suo vero stato di salute. La prova sarebbe nel fatto che dopo il malore vissuto durante la cerimonia del quindicesimo anniversario degli attacchi terroristici dell'11 settembre, lei e il suo staff erano diretti al pronto soccorso ma poi hanno scelto di recarsi all'appartamento della figlia Chelsea. Il motivo? Non divulgare il fatto che da due giorni le fosse stata diagnosticata la polmonite e dunque dare indirettamente ragione al rivale Donald Trump, che da tempo dice che l'ex segretario di Stato "non ha il fisico" per essere presidente degli Stati Uniti.
È il New York Post a rilevarlo in esclusiva. È vero che il quotidiano appartenente alla galassia Murdoch è conservatore per definizione e che quindi fa di tutto per screditare la candidata democratica. Ma è anche vero che il sospetto c'è, tanto più che la campagna di Clinton ha impiegato ore prima di annunciare come stavano davvero le cose. D'altra parte le gambe dell'ex segretario di Stato che cedono mentre aspetta di salire su un Suv non sono sfuggite alle telecamere riunite domenica a Ground Zero. Lei non è caduta solo perché qualcuno la stava tenendo sotto braccio. Stando alle fonti del NY Post, il protocollo del Secret Service - l'agenzia preposta alla sicurezza di leader passati e presenti americani, candidati presidenziali inclusi - prevedeva che Clinton fosse trasferita in quello che viene definito "Level I Trauma Center", un centro in grado curare un paziente dalla prevenzione alla riabilitazione.
Il livello è il più basso dei cinque previsti e che variano a seconda delle risorse disponibili e del numero di persone ammesse all'anno. Per evitare che Clinton fosse curata da medici, infermieri o altro personale con il rischio che potesse poi spifferare informazioni alla stampa, un membro della sua campagna ha scelto di dirottare la candidata verso l'appartamento della figlia. Un paio di ore dopo il malore, ne è riemersa dicendo di sentirsi "benone" e che "è un giorno bellissimo a New York". Vero. La giornata era serena e il clima piacevole. Peccato che migliaia di persone stessero ancora onorando le vittime del peggiore attacco su suolo americano dai bombardamenti giapponesi su Pearl Harbor nel 1941. E peccato che nel tardo pomeriggio (l'alba in Italia) fosse arrivata la notizia che Clinton sapeva di avere la polmonite già da due giorni. Il suo silenzio, studiato a puntino, non ha tenuto di fronte all'evidenza dimostrando ancora una volta uno dei limiti per cui viene critica costantemente: non è aperta e trasparente e dunque non ispira fiducia in buona parte dell'elettorato. È successo per esempio con l'emailgate (cosa per cui non è stata incriminata) ed è successo quando era segretario di Stato e ha concesso canali preferenziali ai donatori della Clinton Foundation (cosa emersa con altre email).
Hillary Clinton "non ha altri problemi di salute al di là della polmonite", assicura il portavoce della Clinton Brian Fallon alla catena Msnbc. La polmonite avrebbe inoltre colpito anche alcuni membri del suo staff. "Tutti si sono ammalati", ha generalizzato una fonte parlando a People. Alla fine di agosto, due settimane prima della diagnosi di polmonite per Clinton, sembra che un virus legato alla polmonite si sia fatto strada tra il personale dell'ex segretario di Stato. Fallon ha poi ammesso l'errore di comunicazione, quando lo staff di Clinton ha taciuto per 90 minuti prima di informare del malore della candidata.
A tradirla a Ground Zero è stato certamente il caldo, in una giornata durante la quale la temperatura percepita è stata certamente superiore a quella reale per via dell'alto tasso di umidità. Le Immagini diffuse in seguito mostrano la Clinton appoggiata ad una colonnina sul margine del marciapiede mentre aspetta il van che la deve portare via. Al momento di salire sul veicolo si nota chiaramente come le ginocchia della ex first lady cedano. Non riesce a camminare e le persone attorno a lei di fatto la tirano su di peso.